Sette partite alla fine. Cabala e storia intrecciandosi disegnano geometrie che lasciano tracce di un mini-campionato tutto da scoprire.
Milano contro Napoli, due tifoserie..e mezza, coinvolte in questa ultima curva di un percorso ricco di improvvise accelerazioni e frenate tali da lasciare traccia indelebile sulla strada : sarà un campionato che tutti ricorderemo, comunque vada.
Critiche per un mercato insoddisfacente in estate e non idoneo alle esigenze azzurre a gennaio non hanno mai infastidito una squadra che partita dopo partita ha imparato a conoscere se stessa, parametro a nostro avviso da non sottovalutare nella valutazione di un processo di crescita che genera profitti direttamente proporzionali ai punti in classifica e inversamente proporzionali ai costi.
Il sublime incontra la realtà così come la strategia di business si concilia con l’alta classifica.
Napoli modello “in progress” apre le porte al futuro ed offre ampie risposte a chi cerca il vizio nel presente ricordando la gestione deficitaria di due ” big” come Juventus e Roma in netto ritardo sulle altre : la distribuzione dei punti in classifica è la stessa degli altri anni e la matematica non ci permette di parlare di campionato mediocre.
Ma le voci fuori dal coro ormai si affievoliscono e lasciano spazio ad un pubblico maturo a tal punto da stare vicino alla squadra anche in una partita come quella di domenica che sembrava segnata dal destino.
Tifosi, maggioranza della stampa, società e squadra sono in armonia. Sette partite cariche di un’emotività dimenticata nel tempo e che la storia ci ripresenta in veste puntuale ed inattesa.
Sette partite che ci racconteranno quanto siamo pronti a vivere eventi del genere quando la realtà sovrapponendosi al sogno riesce addirittura a superarlo.
E’ il punto zero oggi. Senza passato e senza futuro, sette giornate da vivere tutto ad un fiato nella quali non bisogna perdere di vista che “pensare in grande e guardare in piccolo” è la ricetta necessaria per vivere fino alla fine un momento speciale. E’ il momento del presente. Siamo pronti, Bologna ci aspetta, tre verbi sempre con noi : sognare, lottare, credere.
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Alessandro Tullio e Gaetano Savastano del gruppo Amo Il Napoli Calcio
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