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Riceviamo e pubblichiamo: Napoli, un solo grido: Ripartiamo subito

Finalmente dopo tanta attesa si è giocata Milan Napoli, diventata all’improvviso la partita scudetto. Per la verità non è andata come tanti tifosi ci aspettavamo, soprattutto sotto l’aspetto  del gioco dove il Napoli non è mai entrato in partita.  Le ragioni di questo  black out della squadra azzurra  sono molteplici. Innanzitutto, ed è inutile ripeterlo sempre, una rosa striminzita e con tanti calciatori che secondo il mio parere e, grazie anche all’operato di Mazzarri, tecnico molto preparato e sicuramente indicato per la piazza di Napoli sempre intransigente,  hanno reso molto al di sopra delle loro potenzialità. Poi, la condizione fisica e mentale con cui il Napoli è stato costretto ad affrontare  la partita dell’anno, complice un calendario anomalo, dopo un  tour de force che altre squadre non  hanno avuto, vedi lo stesso Milan arrivato al match col Napoli dopo una settimana intera senza impegni europei, infine la squalifica di Lavezzi giusta o sbagliata che sia ha privato il match, e quindi il Napoli,  di un protagonista  decisivo ai fini dell’esito della partita stessa. Se a questo ci aggiungiamo che la squadra probabilmente deve ancora acquisire quella mentalità giusto che la rende  grande, e che l’arbitro il Sig. Rocchi, ancora Lui, ha messo il suo segno indelebile sulla partita allora il quadro è completo. Ma come è  possibile che un incontro così importante e decisivo, tra l’altro trasmesso in tutto il mondo, un arbitro non nuovo a queste cose, si permette di regalare al Milan un rigore del tutto inventato? Forse ha ragione Moratti, tra il Milan e l’Inter ci deve essere par condicio e par condicio c’è stata. Ma poi mi domando e per il  resto delle squadre quale sarà la loro par condicio? Ed in questa par condicio c’entra per caso anche la squalifica di  Lavezzi?  Ripeto, il Napoli ha meritatamente perso la partita per le ragioni di cui sopra ma bisogna tener presente la  sua straordinaria stagione, inimmaginabile all’inizio di questo campionato. La sconfitta di Milano non cambia i piani del Napoli che ora fuori dall’Europa, anche se immeritatamente, può dedicarsi interamente al campionato ed ha la possibilità, dopo lo stop di Milano, di rimettersi in carreggiata e conservare a denti stretti quel terzo posto che sarebbe per il Napoli ed i suoi tifosi un grandissimo traguardo che nessuno avrebbe mai pronosticato in avvio di stagione, e poi nel calcio, anche se in questo nostro calcio dove la lunga mano del Berlusca si fa sentire eccome, difficilmente può accadere,  mai dire mai. Ora Mazzarri deve ricompattare la squadra renderla fresca e pimpante come lo è stata per tutta la stagione tranne alcune partite, dare la possibilità, perché ora ne ha il tempo e gli uomini per farlo di far respirare qualche titolarissimo e cercare di valorizzare soprattutto Ruiz, un acquisto tanto importante  e giovane quanto delicato per il tipo di gioco che faceva in Spagna e per quello che invece deve  ora praticare nel nostro calcio. Lo stesso Mascara ha la possibilità di inserirsi con successo in questo mosaico collaudato di Mazzarri ma deve farlo senza l’assillo del gol a tutti i costi, con la mente sgombra e sicuramente anche il suo apporto tecnico e in termini di gol  a fine stagione risulterà certamente decisivo alla causa azzurra. Dulcis in fundo Lavezzi. Ultimamente è stato da parte dei tifosi, pochi per la verità, ma soprattutto dalla stampa locale additato, dopo l’errore dal dischetto in Coppa Italia e il gol fallito a Villareal, come il responsabile dell’eliminazione del Napoli nelle due competizioni. Io credo che si sia innanzitutto esagerato ed ingrato, dimenticando quanto sia importante Lavezzi nel Napoli non da oggi ma da quando ha messo piede nella nostra città, e per quanto ha dato a questa città ed ai suoi tifosi. Credo che Lavezzi sia fondamentale per questa squadra, probabilmente non sarà mai un grande goleador, ma è l’anima, il trascinatore e la mente di questa squadra, le sue accelerazioni spaccano in due le difese avversarie. I gol di Hamsik e soprattutto di Cavani sono per buona parte opera del suo immenso genio calcistico e per questo sono tante le squadre che c’è lo invidiano. Credo che tutti dovremmo avere più considerazione del Pocho perché senza di lui il Napoli perde il 50% delle sue enormi potenzialità in attacco. Lo stesso presidente la deve smettere ogni tanto di beccare il Pocho, lui è un talento che può ancora migliorare tantissimo, ce lo dobbiamo invece coccolare  e tenerlo stretto qui a Napoli, dove ha dato tantissimo, ma anche perché, e sono sicuro di ciò, potrebbe insieme agli altri due pezzi da novanta, Hamsik e Cavani, e magari con l’arrivo di un altro paio di campioni, regalare al Napoli quelle soddisfazioni che da tempo i tifosi tutti si aspettano. Pertanto al Napoli non resta che continuare così come ha fatto fin ad ora. Milano è il passato, un incidente di percorso e niente di più, ora c’è il presente e, come dice Mazzarri, ci sono undici finali alle quali la squadra azzurra ha la possibilità di accostarsi con la giusta carica agonistica e con l’appropriata mentalità, cercare di vincerle tutte e poi alla fine tireremo le somme e capiremo forse la grandezza di questo fantastico campionato che tutti i calciatori azzurri hanno saputo regalare a questa città ed  ai suoi meravigliosi tifosi. Cosa  ne pensate?

Antonio Orecchio

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