Quando ad una visione si unisce la forza dell’azione e la saggezza del tempo che scorre si disegna una realtà che ne evoca un’altra ormai nascosta nel tempo e rievocata solo nel ricordo di chi c’era. Napoli finalmente tra le Big d’Europa in abito elegantissimo dopo aver attraversato l’inferno dei campi delle serie inferiori, Napoli progettato, Napoli ripensato e cambiato, svezzato e cresciuto in fretta, ma non meno saggio. Lungimiranza economica e tecnica, oculatezza nella gestione dove i costi diventano investimenti e questi ultimi patrimonio vero non mettono in secondo piano il vero valore aggiunto di una Società che gestisce le criticità che incontra nel percorso con tempestività ed ordine.Tempo di Champions e tempo di mercato, tempo di ansie e di speranza di ciò che era e di quello che sarà. Ancora i tifosi protagonisti fino ad una settimana fa in tv e sugli spalti, oggi nel web e negli eventi organizzati. Ci si interroga, ci si chiede se rimarranno i campioni e chi verrà ad onorare la causa azzurra in questo cammino nuovo chiamato Champions league, le domande e le considerazioni si mescolano ad ansie e paure di un progetto che non potrebbe resistere nel tempo. Lo stesso tempo che ci ha portato con pazienza, progettualità e lungimiranza da Cittadella fino alle top 32 di Europa. Lo stesso tempo che ci ha insegnato che il Napoli è un patrimonio della città e dei tifosi sparsi per il mondo e che la sua crescita è obbligata. Sotto tutti i punti di vista, ad iniziare da quello economico.Lo stesso tempo che i tifosi invocano ora nel calcio mercato perché impera la paura di vedersi soffiare le occasioni “da prima pagina” dei quotidiani. Lo stesso tempo che mette fretta e diventa un limite. Per noi è un’opportunità straordinaria cosi come ci ha insegnato il Napoli.
Si apre lo scenario: il calcio mercato attraversa un momento di crisi economica con pochissima liquidità a disposizione, una liquidità testimone dei bilanci in rosso della stragrande maggioranza delle società di serie A. Si apre una corsa a vendere, sarà il tempo a dirci quando, e lo stesso tempo ci consiglia di aspettare il momento giusto perché anche il bene prezioso per eccellenza cioè l’oro, si piega al tempo e non c’è nessuna ragione di farsi distrarre da altro. Gestiamo i nostri stati d’animo e non ci facciamo condizionare dalle voci continue messe ad arte dai protagonisti dello “Show”. Capire cosa e chi, valutare il giusto prezzo al giusto giocatore, capire chi va ceduto e con quale modalità e soprattutto capire chi può sostituirlo. Occorre ampliare gli orizzonti: il denaro non può essere l’unico parametro di valutazione perché essere tempestivi significa spesso pagare di più. Occorre porsi nuove domande come ad esempio se ad essere veramente importante è il prezzo del giocatore o la capacità del management di trovare i soldi “a costo zero” salvaguardando la solidità del club. La società guarda al futuro e come occhi nuovi aprono orizzonti nuovi cosi nuove domande generano risposte lungimiranti che disegnano ancora nuove realtà. Crediamo che il futuro sia di sia capace di ragionare in quest’ottica e lasciare cosi dietro chi tra finanza in rosso, operazioni di mercato di disturbo, e potere politico si preoccupa di essere protagonista di una realtà che si evolve in altre direzioni sotto i nostri occhi.
Gaetano Savastano ed Alessandro Tullio del gruppo Amo Il Napoli Calcio
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