Riceviamo e pubblichiamo: Mazzarri e De Laurentiis, fate chiarezza

Egregio Sig. direttore, vorrei attraverso le pagine del suo giornale, esternare tutto  il mio rammarico, ma credo anche quello di milioni di tifosi azzurri, per come sta volgendo al termine una delle più belle ed esaltanti stagioni che la città di Napoli abbia potuto, scudetti a parte, festeggiare nella sua luminosa e grande storia calcistica. Mi chiedo ma com’è possibile che uno straordinario campionato giocato a livelli supersonici dove si è addirittura sfiorato il successo finale, e sarebbe stato qualcosa di meravigliosamente straordinario si riesca a rovinare il tutto solo per le solite questioni personali tra due uomini, dal carattere particolarmente forte che tra l’altro sono anche gli artefici principali, insieme ai giocatori e, non dimentichiamolo mai, all’inimitabile pubblico napoletano, di questa splendida cavalcata. E’ possibile mai riuscire a trasformare quello che doveva essere un momento di gioia per festeggiare l’acceso dopo vent’anni nell’Europa del calcio che conta, in un  momento di rabbia e di dissapori solo perché a vincere  deve essere sempre l’orgoglio personale. Ancora una volta ci siamo fatti fregare da quelli del Nord che nel momento in cui vedono qualche novità che potrebbe rendergli fastidi futuri sono maestri nel preparare e portare a termine i loro progetti di destabilizzazione dell’intero ambiente. Non sarebbe stato meglio per tutti incontrarsi e sedersi vicino a un tavolo, magari facendo, come si conviene tra veri uomini, un passo indietro nel bene del Napoli e cercare di trovare le soluzioni valide e possibili al progetto Napoli senza tralasciare quelle che sono le esigenze dell’allenatore, quelle societarie e della piazza per ben figurare in Europa? Se De Laurentis ha sicuramente I suoi difetti Mazzarri non gli è da meno. L’esperienza di uomini navigati come loro avrebbe dovuto indurli a riflettere meglio prima di esternare certi pensieri, così si è fatto solo il gioco dei giornalisti, soprattutto quelli del Nord che non aspettavano altro per cercare di sgretolare alla prima occasione il giocattolo azzurro. Io credo che non tutto sia compromesso e per il bene del Napoli e di Napoli tutto si può, anzi si deve ricomporre. Se questo proprio non fosse possibile, allora si smetta con questa sceneggiata e si dicano ai tifosi le verità vere, perché i napoletani che hanno nel sangue la loro fede azzurra non possono essere mortificati in questo modo. Però poi si sappia anche, che cosi come accade in tutte le guerre dove ci sono solo perdenti, a perdere non sareste  solo voi con i vostri  atteggiamenti istintivi e colmi d’orgoglio, ma la cosa più grave che a perdere ancora una volta sarà Napoli che cerca attraverso il calcio, i dribling di Lavezzi, i colpi di testa  di Hamsik, le reti del matador Cavani, le parate di De Santis o i salvataggi di Grava,  le svolazzate sulle fasce di Dossena  e  Maggio, sotto la guida del nostro capitano Paolo Cannavaro quelle soddisfazioni che spesse a questo popolo vengono negate da chi avrebbe invece il dovere di salvaguardare la cultura, la storia, i sacrifici e le aspettative di un intero popolo come è quello napoletano. Pertanto caro Aurelio tu che nel calcio stai da poco e anche se spesso quello che dici è giusto devi capire che per cambiare ci vuole tempo e soprattutto scaltrezza, che a te per la verità non manca. Quindi ogni tanto quella lingua usala con più oculatezza, in poche parole fatti furbo questi sono marpioni vecchi, sono nati nel calcio e muoiono nel calcio. In quanto a Mazzarri vorrei dire caro Walter qui a Napoli sei stato accolto come un amico e come tale sei sempre stato trattato, non dimenticare che per te Napoli ed i napoletani hanno abbandonato anche il proprio figlio, quel Fabio Quagliarella che è sicuramente un campione. Napoli non è una tappa di una carriera, caro Walter, Napoli  è  la meta da potersi prima meritare e poi raggiungere. Tu te la sei ampiamente meritata e che fai, sul più bello la vuoi lasciare? Ma ragiona,  altrove potresti anche trovare qualche soldo in più, potresti anche avere qualche campione in più ma mai e poi mai troveresti l’affetto che solo la gente di Napoli ti ha dato e che continua, nonostante queste tue mezze verità, a darti. Sappi anche una cosa che se devi starci, come si dice a Napoli  senza genio allora fai le tue scelte con serenità. Napoli e i napoletani sapranno capire e quando tornerai sarai sempre accolto come uno di noi, ma sappi anche che dopo non avresti neanche il tempo ma soprattutto il diritto di pentirtene. Sai quanti allenatori aspettano che tu vada via per prenderne il posto? Pensaci che TU qui sei Walter Mazzarri, un  protagonista principale del calcio Napoli altrove, Juve? Inter? saresti solo un dipendente delle loro aziende!  Comunque vada io ti ringrazio anche in nome dei milioni di tifosi azzurri che grazie anche a te hanno potuto in questi due fantastici anni gioire come non succedeva da anni. Tante vittorie e record che si sono battuti, ma le vittorie a Cagliari al 95° con Lavezzi e la schiacciante vittoria a Torino con la Juve per 3 a 2 dopo essere stai sotto di due gol, vittoria che mandò in visibilio milioni di fans azzurri sparsi nel pianeta, sono solo due perle speciali di una magnifica collana. Certo se a guidarci verso l’Europa e verso il tricolore fossi tu, a noi farebbe immensamente piacere. Diversamente come nella vita saremmo costretti ancora una volta a voltare pagina e iniziare tutto da capo, ma non ce ne faremmo un dramma: noi siamo napoletani, siamo abituati alle avversità della vita e non ci fanno paura. Già in passato abbiamo più volte dimostrato di superarle, figuriamoci se per noi che siamo attanagliati da perenni problemi come quello della disoccupazione e dei rifiuti, degli ospedali e delle scuole, della vivibilità e della criminalità, può essere un problema un allenatore di calcio che chiede di andar via da Napoli. Caro Walter amico nostro possiamo solo augurati tutte le fortune di questo mondo, tutte le vittorie nazionali ed internazionali, possiamo augurarti di allenare i fuoriclasse più forti del mondo, possiamo augurarti di vincere scudetti e coppe ma non possiamo certo augurarti di trovare lo stesso affetto che ha trovato a Napoli, saremmo dei bugiardi. L’affetto e il calore dei napoletani  è un bene raro ed esclusivo, unico, è una delle tante bellezze e meraviglie della nostra  movimentata città, e che solo la gente di Napoli possiede e da a tutti con il cuore in mano.  Auguri Walter e grazie di tutto!

Antonio Orecchio

Vesux

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