Le dichiarazioni di Marek scuotono l’ambiente azzurro che nuovamente torna ad interrogarsi soprattutto nel web. Gli interrogativi sul futuro di Marek sono come al solito accompagnati dalla paura che un eventuale cessione di Hamsik apra le porte ad un futuro difficile del club azzurro che rischia di arrestare la sua crescita.
Come al solito si crea lo spazio vuoto tra il detto e non detto e negli spazi vuoti l’interpretazione trova i suoi perché ed i suoi come.
Siamo ben consapevoli che le interviste possono essere organizzate con domande pilotate che generano la risposta “più desiderata”, e sappiamo che più risposte anche se legate a contesti diversi generano un titolo che lascia poco spazio alle interpretazioni, ma d’altra parte siamo ben consapevoli che forse due indizi sono una prova, ed Hamsik affidatosi a Raiola e pronunciando parole d’amore sul Milan regala una realtà nuova fino ad ora non presa troppo in considerazione dal tifo azzurro : una sua possibile cessione.
La sua possibile cessione a nostro avviso non deve accompagnare un giudizio negativo nell’immediato, ma deve condurci verso la sospensione del giudizio. Perché? Noi crediamo decisamente che il focus debba essere il Napoli, e non chi giocherà nel Napoli. Cedere Hamsik non significa automaticamente indebolire il Napoli perché da una cessione eccellente può nascere un’opportunità eccellente.
La storia ci porta esattamente in questa direzione.
Pensiamo alla cessioni di Zidane o di Kakà e Shevchenko , cessioni che hanno rappresentato la pietra angolare sulle quali Juve e Milan hanno costruito in passato i successi futuri.
Cedere Hamsik ad una cifra importante con un 3 davanti, apre a nuove opportunità. Trattenere un giocatore scontento e non motivato a chi conviene? Se il nostro obiettivo è un Napoli sempre più forte è doveroso porsi questa domande. Domande precise generano risposte precise e ci permettono di focalizzare il problema strutturandolo per poi sciogliere ogni nodo.
Il nostro invito è il seguente : giudichiamo l’operato della società alla fine e chiediamoci sempre se il Napoli è più o meno forte rispetto all’anno precedente, a dispetto di chi resta o chi va via e di non legare il futuro intero del club alla permanenza di un solo giocatore. Sarebbe decisamente riduttivo e miope.
Guardiamo più avanti e liberiamoci dall’idea che la cessione di un giocatore sia direttamente proporzionale ai futuri insuccessi del club.. Tutto si evolve e tutto cambia, apriamo gli orizzonti ad una nuova visione non dimenticando che da ogni grande criticità può nascere una grande opportunità.
Alessandro Tullio e Gaetano Savastano del gruppo “Amo il Napoli Calcio”
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