Ci siamo quasi e poi la madre di tutte le partite non sarà solo un appuntamento che tutti aspettiamo con ansia da almeno tre mesi a questa parte, ma sono certo invece che scriverà una pagina importante nella storia del Napoli. All’appuntamento con la storia saranno presenti sugli spalti del San Paolo non meno di sessantacinquemila cuori azzurri con almeno altri sette milioni di tifosi sparsi per il mondo, ma sempre col cuore azzurro, invece saranno attaccati alle televisioni, alle radio o a qualsiasi mezzo tecnologico pur di seguire palpitanti e stare al fianco della loro squadra del cuore nel momento storico più importante. La partita non è per niente facile, ma questo non solo per il Napoli, ma anche per il Chelsea che di questi tempi accusa più di qualche problema ed il clima all’interno dello spogliatoio non è certo sereno, come non è per niente idilliaco il rapporto tra il tecnico Villas Boas ed il suo presidente, il magnate russo e ultramilionario o miliardario fate voi, Roman Abramovic, arrivati ormai ai ferri corti. Sono certo che a Napoli nella bolgia vulcanica del San Paolo, quella sera a Fuorigrotta nonostante l’inverno gelato farà molto ma molto caldo, la squadra azzurra saprà assestare il colpo mortale all’undici londinese regalandoci un sogno che tutti noi tifosi aspettiamo da tempo ed estromettendo dalla Champions League la corazzata di Abramovic. E’ vero che il Napoli di quest’anno ha troppe volte, anche a causa di altri fattori, mancato spesso nei risultati sperperando punti per la strada, soprattutto con le squadre medio-piccole. E’ ancor più vero che lo stesso Napoli non ha mai mancato negli appuntamenti che contano soprattutto in Europa e questo ci lascia ben sperare. Se solo si pensa che questi ragazzi, che già tante soddisfazioni ci hanno dato sanno di andare incontro alla storia, soprattutto i tre tenori che più di tutti hanno fame di fama, scusate il gioco di parole, e quale occasione migliore per dimostrare al mondo intero, se c’è né ancora bisogno, la loro immensa classe. Così come sono certo che il toscanaccio di San Vincenzo saprà caricare bene la squadra, che già per se avrà tutte le motivazioni per metter sotto gli antipatici inglesi e cancellare a suon di gol lo squadrone di Abramovic. A tutto questo aggiungiamoci l’urlo da paura che si leverà alto dalle migliaia di ugole e cuori napoletani presenti all’interno del San Paolo molto più simile a un vulcano in eruzione, costantemente ed ininterrottamente per tutta la partita. Ed ecco, allora, che gli ingredienti per scrivere la storia in salsa partenopea ci sono davvero tutti e il piatto da servire con i guanti azzurri ai presuntuosi ed antipatici inglesi, avrà certamente un gusto molto amaro e per loro non resterà altro che versare Lacrime Napulitane.
Antonio Orecchio
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