A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Riccardo Ferri, opinionista.
“Derby tra Inter e Milan? Al di là delle considerazioni, che sono premature perché il campionato è appena iniziato, sicuramente Napoli e Milan stanno andando a una velocità impressionante. L’Inter cerca sempre di fare la partita e imporre il proprio gioco, soprattutto nelle prime partite c’è stato qualche errore che ha determinato la perdita di punti ma è una squadra competitiva, con fisicità e personalità. Gli scontri diretti diranno se l’Inter può essere un gradino sotto al Milan o al Napoli.
Milan che spera di chiudere al quarto posto il girone di Champions League? Per me ha fatto una buona impressione, chiaro che il girone ha altissima qualità con squadre abituate a giocare certe partite. Il Milan di oggi pecca di inesperienza ma si è confrontato con squadre di livello superiore. Champions League ed Europa League sicuramente danno un dispendio di energie notevole. L’Inter ha beneficiato di questo, in campionato all’inizio era dietro al Milan, poi è diventata protagonista. Sono fattori condizionanti, come quelli della Coppa d’Africa che potrebbe portar via al Napoli la spina dorsale.
Mertens o Petagna? Due giocatori diversi, che possono impensierire i difensori con le loro qualità. Mertens non ha quella motivazione, quella rabbia, quel furore delle scorse stagioni. Petagna indubbiamente fa reparto da solo. Sono due giocatori su cui Spalletti per me punta molto: la stagione è lunga ed è piena di insidie, dal punto di vista degli impegni e caratteriale. Se vuoi vincere un campionato in Italia devi vincerlo con tutte le forze, quindi serviranno sia Mertens che Petagna.
Osimhen è un valore aggiunto per questa squadra e al momento spacca le partite, aggredisce quando non ha la palla, ha personalità e carisma oltre a rapidità di pensiero e giocata che pochi giocatori hanno. Spalletti ci deve assolutamente puntare, magari si augura che possa avere questa condizione per tutta la stagione.
Troppa confusione negli arbitri? Il problema non è il VAR ma come viene usato, a volte c’è un po’ di incoerenza. Gli episodi sono abbastanza simili, la discriminante è che magari un arbitro da VAR ha più personalità mentre in altri momenti questo non succede e l’arbitro non viene richiamato. Si rischia di falsare alcune partite che sono determinanti per la classifica. Ci sono arbitri che magari sono giovani e acerbi, si trovano al VAR un ex arbitro o un arbitro con più personalità e c’è condizionamento. Se poi parlassero noi capiremmo anche di più il perché di questi episodi. Gasperini? Sono d’accordo in parte, vero anche che ci sono allenatori che esasperano le situazioni”.
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