«Orgoglioso di questo Napoli», Edinson Cavani ha rappresentato la gioia per l’inizio-boom della squadra azzurra scrivendo sul suo sito ufficiale, mentre volava in Uruguay. Sì, il Matador è uno dei 13 calciatori che il club azzurro ha consegnato alle rispettive selezioni e ieri ha raggiunto Montevideo per aggregarsi alla Celeste che affronterà due partite decisive in chiave qualificazioni Mondiali: il 12 ottobre farà visita all’Argentina a Mendoza, mentre il giorno 16 sarà di scena a La Paz per Bolivia-Uruguay. Vale a dire, Cavani tornerà a disposizione di Mazzarri non prima del 18 ottobre, dopo un lungo viaggio transoceanico e un jet lag da smaltire poche ore prima dell’inizio di quella che è la partita. Orgoglioso del Napoli primo in classifica, ha scritto il Matador che avrebbe preferito evitare questa sosta, per non interrompere la serie positiva della sua squadra. Perché da questa estate la sente ancora più sua, dopo aver firmato un nuovo contratto quinquennale con il presidente De Laurentiis che ha praticamente ricomprato il suo cartellino, blindandolo come merita un fuoriclasse della sua specie. A fronte di un ingaggio prossimo ai 5 milioni di euro, Cavani ha accettato anche una clausola rescissoria difficilmente violabile: 63 milioni di euro. Una follia provare a prenderlo, oltre a richiedere un esborso economico che oggi soltanto 3-4 società al mondo sarebbero in grado di sostenere. Tutto il pacchetto-Cavani oggi costa intorno ai 120 milioni di euro, compreso l’ingaggio che andrebbe rapportato ai top player che vanno per la maggiore. Tranne clamorosi colpi di scena, Cavani è come se avesse firmato per il Napoli a vita e, comunque, non sarebbe alla portata di nessun club italiano. Nemmeno della Juventus, che questa estate aveva provato in ogni modo a portarlo a Torino, proponendo al Napoli avances non ufficiali, ma attraverso svariati canali alternativi. Difficilmente De Laurentiis avrebbe accettato di sedere al tavolo di una trattativa, giacchè aveva già dovuto ingoiare l’addio di Lavezzi, ma comunque le cifre che circolavano (20 milioni, più conguaglio tecnico) non erano tali da stimolare un eventuale interesse del club azzurro.
Fonte: Raffaele Auriemma per Tuttosport
La Redazione
C.T.
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