Uno dice Zapata: e invece sono due gol a Catania e poi uno in Champions (e che prodezza, a Marsiglia) e uno in Europa League. Uno dice Zapata, che sa di soggetto misterioso: e invece nasconde sei milioni di buoni motivi per crederci, perché intanto all’Estudiantes ha fatto bene, perché ha appena ventitré anni, ha un fisico sul quale lavorare e pure una tecnica da migliorare. Uno dice Zapata: e la risposta ai pregiudizi, alla sorte che a Livorno gli ha strappato un gol proprio nel finale e che pure a Oporto amica proprio non è stata, è nella caparbietà con cui si tuffa sul Catania e lo sfida, prendendolo a spallate. «Perché io so bene cosa significhi Higuain per il Napoli e sentivo la responsabilità di dover sostituire un campione del genere». Quattrocentesima rete dell’era De Laurentiis: firmata Zapata.
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