Il progetto di ristrutturazione del San Paolo è stato presentato ieri dall’assessore Ciro Borriello alla Commissione Sport che ha potuto così prendere visione dell’idea di stadio voluta da De Laurentiis. Le novità sono tante e la più importante riguarda proprio la capienza. La nuova sarà fissata a 41.511 spettatori. La “geografia” dell’impianto sarà completamente diversa. La Tribuna Posillipo sarà composta da 22 sky box da 12 posti ciascuno, da uno centrale da 24, con 8 field box a ridosso del campo (niente pista d’atletica, dunque) e un club dei 400 dedicato ai sostenitori vip che potranno usufruire dei parcheggi. Il Napoli è intenzionato a recuperare quelli esistenti: sono 380 i posti auto sotterranei a disposizione che poi diventeranno più di mille. Anche i Distinti si svilupperanno a ridosso del terreno di gioco (con un’area ospitalità aperta tutti i giorni), l’anello inferiore, invece, non è previsto per le due curve che saranno asimmetriche. La curva B potrà ospitare 9186 tifosi, la A — invece — appena 5870 ed è stata ridotta per far posto alla fetta dedicata agli ospiti (2660) e alla Posillipo laterale (2126). Gli interventi saranno massicci: sarà sostituita la copertura con un moderno manto in membrana, i bagni saranno rifatti così come i sediolini. Tanta sostanza, dunque, ma anche la forma. Perché l’occhio vuole la sua parte. Sono previsti giochi di luce per l’immagine esterna del San Paolo che avrà un’insegna nuova di zecca e ben visibile dall’esterno. Il nuovo impianto d’illuminazione sarà tutto al led. Allo studio c’è anche la completa ristrutturazione degli spogliatoi. Sarà anche migliorata la videosorveglianza con il sistema di riconoscimento facciale che permetterà di individuare immediatamente gli autori di intemperanze. La seconda fase del progetto prevede la riqualificazione della zona: volumi commerciali per 44mila mq, da destinare ad attività imprenditoriali. Si sta pensando anche alla pedonalizzazione di via Marino tra piazzale Tecchio e via De Gennaro. La discussione, ovviamente, è appena cominciata. In Commissione si aspettano quanto prima anche le coperture finanziarie (22 milioni) e la durata della concessione, elementi necessari per fornire il parere previsto dalla legge. L’istruttoria tecnica, secondo i termini previsti, dovrà concludersi entro 90 giorni e poi il Napoli ne avrà altri 120 per la presentazione del progetto definitivo. La società azzurra avrà un diritto di prelazione all’emanazione del successivo bando di gara. L’altro aspetto — e la discussione sarà disgiunta — riguarda il rinnovo della convenzione: si parla di un accordo ponte, di due o tre anni, per coprire l’intera durata dei lavori. Bisognerà trovare l’intesa entro la fine del mese e tra oggi e domani la Commissione accelererà con altre due riunioni.
Fonte: La Repubblica
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