La Repubblica è tornata sugli scontri avvenuti sugli spalti durante Napoli-Milan e sulla protesta contro Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro: “Dopo mesi di tregua è arrivata in maniera fisiologica l’ora del regolamento dei conti tra Aurelio De Laurentiis e i gruppi organizzati dei settori popolari. Gli ultrà hanno sgarrato due volte lontano dal Maradona: a gennaio sull’A1 con i rivali della Roma, e a marzo in città con quelli dell’Eintracht. Le ripercussioni ci sono state per i gruppi organizzati all’interno dello stadio, dove non è stata autorizzata nelle ultime partite l’introduzione di tamburi, bandiere e megafoni: nel nome del rispetto del regolamento d’uso dell’impianto richiesto da De Laurentiis e applicato alla lettera dalla Questura. Fino alla sosta d’ottobre e pure in occasione della gara dell’11 febbraio contro l’Atalanta i settori popolari si erano colorati normalmente d’azzurro. La storia è cambiata dopo gli incidenti con gli ultrà di Roma ed Eintracht. Gli ultrà sono convinti che sia stato De Laurentiis a chiedere alle forze dell’ordine di usare la mano pesante”.
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