L’edizione napoletana di Repubblica scrive su Maurizio Sarri: “Chi si aspettava una vigilia in stile amarcord non conosce bene Maurizio Sarri. Un pizzico di emozione per il ritorno al Castellani, poi il suo carattere spigoloso e senza compromessi affiora in maniera prepotente. Concetti chiari che sembrano messaggi rivolti al club. L’allenatore, evidentemente, vuole sentirsi più tutelato dalla società. Eppure il presidente De Laurentiis farà di tutto per essere in tribuna oggi pomeriggio. È partito da Los Angeles e spera di essere accanto al gruppo. Sarri, intanto, difende il suo lavoro. «Non sono preoccupato per la classifica. Sono un allenatore da progetto. E chi mi ha preso, conosce le mie caratteristiche». Come dire, c’è bisogno di tempo, idea che decide di forzare fino all’inverosimile. «Saremo come l’Empoli tra tre anni». La frase ha suscitato molte polemiche tra i tifosi, di certo non soddisfatti del termine di paragone considerando la prospettiva diversa dei toscani e del Napoli. Sarri probabilmente si riferiva ad un modello tecnico e organizzativo chiaramente parametrato ai diversi valori, ma l’effetto è stato un altro e ha incendiato l’attesa di una partita già importante per la classifica. La disaffezione dei tifosi è al massimo storico durante la gestione De Laurentiis. Sarri, però, si sfila e sembra lasciare la responsabilità al club”
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