Ormai fa notizia anche quando non c’è. Edinson Cavani è volato in Uruguay per conoscere suo figlio Lucas e naturalmente per mettersi a disposizione del ct della Celeste Tabarez, in vista delle qualificazioni mondiali. A Napoli ha lasciato una scia infinita di pettegolezzi sulla presunta love story. Secondo le ultime ricostruzioni rappresenterebbe il pretesto per lasciare la maglia azzurra al termine della stagione. De Laurentiis non ha gradito le strumentalizzazioni e ha deciso di difendere il Matador dalle voci destabilizzanti che fanno molto rumore nella settimana della sosta del campionato. Le due vicende, del resto, non sono collegate tanto che lo stesso diretto interessato non è intenzionato a tollerare altre intrusioni nella sua privacy. La professionalità, del resto, non si discute e rappresenta un valore aggiunto del bomber azzurro. L’unica preoccupazione dei tifosi, semmai, è il rischio di perderlo. Real Madrid e Manchester City fanno sul serio e sono pronte a compilare il maxi assegno (63 milioni di euro) necessario per strapparlo a De Laurentiis che è pronto a qualsiasi evenienza: «L’ultima parola spetterà al giocatore». La decisione condizionerà la strategia futura del Napoli che ha già messo a punto due piani diversi. La conferma di Cavani consentirebbe alla società di dedicarsi principalmente al rafforzamento della difesa — Campagnaro ha confermato che le trattative con l’Inter sono a buon punto — e del centrocampo. Cavani, del resto, vale mezzo attacco e la tipologia degli obiettivi da raggiungere cambierebbe. Il Napoli potrebbe puntare su una giovane alternativa (Ciro Immobile) oppure su un giocatore con caratteristiche diverse che possa integrarsi con il Matador garantendo gol preziosi ma soprattutto assist, la miscela che Pandev non sempre ha fornito nel corso della stagione. Da qui l’interessamento per il “Papu” Gomez, talento argentino del Catania, vera rivelazione del campionato. La partenza del 26enne originario di Salto, invece, costringerebbe il Napoli a una vera e propria rivoluzione: Cavani andrebbe sostituito con almeno due elementi di un certo spessore. Da qui l’idea di un ticket da proporre all’allenatore, che sia Mazzarri oppure un altro. Leandro Damiao, punta di diamante dell’Internacional Porto Alegre, è sempre in cima alla lista. Costa 20 milioni di euro e molti lo paragonano a Van Basten. La contro indicazione è l’inesperienza nel calcio italiano. Ecco perché il Napoli potrebbe decidere di affiancare al brasiliano un elemento che già milita in serie A. Alessandro Matri potrebbe accettare un ruolo part-time: in area di rigore, del resto, sa farsi rispettare. Altrimenti partirà la caccia a un altro talento della gioielleria Udinese, quel Luis Muriel che è esploso nella seconda parte della stagione. Confermata, intanto, la data del 16 aprile per il ritorno della Coppa Italia Primavera contro la Juve.
Fonte: Pasquale Tina per Repubblica
La Redazione
C.T.
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