Ti compro adesso ma giochi con me da giugno. È la formula che ha caratterizzato il mercato invernale, chiuso ieri alle 20 senza il botto finale analizzata da Repubblica. Kulusevki, atalantino in prestito al Parma, si trasferirà alla Juve solo a campionato finito. Stesso discorso per Amrabat, che fino a giugno giocherà nel Verona per poi passare alla Fiorentina. Il Napoli si prepara ad accogliere fra cinque mesi il veronese Rrahmani e Petagna della Spal. E Vignato, già del Bologna, fino all’ultima giornata di B starà nel Chievo. È stata una sessione invernale eccezionale anche per i numeri. In un mese sono stati spesi 294 milioni, mai così tanti a gennaio. Lo scorso anno furono 157, l’anno prima 52. E ancora: 104 nel 2017, 89 nel 2016, 78 nel 2015. In cinque anni, la spesa d’inverno è più che triplicata. Il record è del Napoli di De Laurentiis: 95 milioni di cui 24 per il solo Lobotka, arrivato dal Celta Vigo, e 23 per Politano dall’Inter. Un dato che non deve sorprendere, visto che il club azzurro ha già la garanzia di incassare in estate un’ottantina di milioni dai giocatori dati in prestito con l’obbligo del riscatto da parte delle società acquirenti, come il Cagliari per Rog (18 milioni), il Parma per Inglese (20), il Toro per Verdi (20), il Nizza per Ounas (18).
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