La tecnica dialettica è chiara e proprio per questo motivo Benitez non ci casca: “Con Montella ci siamo conosciuti a Coverciano, abbiamo parlato spesso di calcio. È un ragazzo intelligente e sa benissimo quanto io stimi lui e la sua squadra. Non è una mancanza di rispetto”, dice l’allenatore spagnolo. Piuttosto, si tratta di una scelta già collaudata quando ci sono tanti impegni ravvicinati: un solo microfono, quello della radio ufficiale, come già accaduto anche nel recente passato. Ecco perché Benitez si concentra unicamente sulla Fiorentina e sulla sfida di questa sera (inizio alle 18) allo stadio Franchi. Montella non ha dimenticato la sconfitta dell’Olimpico, in quella tragica serata che ha visto la morte di Ciro Esposito. “Mi brucia — dice l’allenatore della Fiorentina — così come il ko dello scorso campionato al Franchi, spero che anche per i giocatori ci sia la stessa sensazione”.
Evidentemente l’ambiente ha bisogno di iniezioni di fiducia e Vincenzino non risparmia dichiarazioni a effetto. Benitez, invece, non ne ha bisogno. “Dopo la sconfitta con lo Young Boys, abbiamo ritrovato la fiducia e di conseguenza i risultati. Sappiamo di potercela giocare con tutti “. Il turn over poi ha restituito all’allenatore degli azzurri giocatori freschi e pronti.
Fonte: Repubblica
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