Nel day after del pareggio del San Paolo tra Napoli e Dynamo Kiev, il noto giornalista di Repubblica Antonio Corbo ha pubblicato il consueto editoriale sul proprio quotidiano. Questo un piccolo estratto:
“Inizia male la notte Champions del Napoli: le notizie degli incidenti, il taxi in fiamme e il clamoroso 3-3. E quando tutto congiura contro, ci si mette anche Insigne: occasione per sbloccare la gara, ma il calciatore infila il piede come una zappa nel prato fallendo un gol già fatto. Cosa può essere successo al talento di Frattamaggiore? Il Napoli si specchia ancora nelle sue vanità: il possesso palla continuativo denuncia una formazione che non vuole rischiare, che non effettua scatti in profondità. Sparito Callejon, Insigne è una barba nera che si muove per il campo senza mai impensierire la formazione avversaria”.
“Il tecnico Rebrov ha camuffato un 4-5-1 sotto le vesti di un 4-3-3. In questo modo ha impigliato il Napoli, chiudendo ogni linea di passaggio. Questa sensazione di impotenza provoca molteplici retropassaggi. Poca la presenza dei centrocampisti: Diawara si limita al compitino, al pari di Zielinski e Hamsik. Il cambio di Insigne vivacizza il Napoli: non è vero che non c’è un attaccante, se l’unico di professione è sempre mortificato in panchina, intorpidito da pregiudizi ed illusioni di grandezza. La fortuna ha aiutato Sarri, si è reso conto dei fischi del San Paolo?”
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