Ha sorpreso, nella Juve, l’insolita lontananza dall’area di Higuain e Dybala, addirittura zero palloni giocati nei 16 metri per tutto un tempo. Ma anche dopo c’è stata ruggine negli ingranaggi, e Allegri ha provato a soffiarla via mandando dentro Pjanic e Alex Sandro insieme, e poi Pjaca. Ma niente, la nebbia è rimasta a pelo d’erba. È mancata ai campioni d’Italia la reazione mentale e soprattutto fisica del Napoli a Kiev, e la potenza aerea di un Milik: meglio lui di Higuain nel primo derby a distanza, ovviamente solo un gioco, una suggestione. Ma davvero il Napoli ha preso meglio la Champions, con più leggerezza nella difficoltà, con più nerbo. Per la Juve, invece, l’Europa è sempre una grana, piccola per adesso ma reale.
Fonte: Repubblica
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