Dopo l’estate. Il Governo si muoverà in estate, dopo la campagna elettorale: «Finora sono stati presi provvedimenti sull’onda emotiva di vicende tragiche. E’ mancata la lucidità di fare una verifica seria su quello che funziona e quello che non funziona» . Evitando, così, speculazioni elettorali, visto che sul tema, in prima serata, si erano espressi altri, come Salvini (Lega Nord). Dopo le europee, coinvolgendo tutti, istituzioni sportive e società: «Il calcio non lo lasceremo a quelle persone, lo ridaremo alle famiglie e a chi vuole partecipare con gioia a un evento sportivo. Questa battaglia di civiltà la vinceremo» .
Daspo e spese. Dal ministro Alfano era arrivata la prima apertura all’ipotesi di un Daspo a vita e non più a tempo determinato. Il premier non esclude una soluzione così drastica: «E’ una proposta seria che studieremo, ma il discorso è più ampio, non si tratta solo di una questione di regole» .
Il riferimento è a un coinvolgimento diretto dei club, sul piano organizzativo ed economico. «La sicurezza negli stadi non deve essere sostenuta economicamente dai cittadini ma dalle società» , spiega. Conoscendo bene l’entità dei costi.
Più famiglie, via i violenti. Renzi è anche un uomo di sport, frequenta abitualmente lo stadio, conosce bene lo stato dell’arte delle regole per frequentare gli impianti sportivi. E vuole cambiarle: «A me non va che a un bambino fanno svitare la bottiglietta d’acqua, poi puntualmente entrano bombe carta. In alcune curve entra di tutto. Abbiamo messo i tornelli e per le persone perbene entrare allo stadio è un’impresa, poi alcuni fanno ciò che vogliono» .
Sparatoria e Genny. Renzi ripercorre il lungo prepartita, segnato dalle notizie (parziali) che arrivavano sulla sparatoria di Tor di Quinto e dall’imbarazzante colloquio tra Hamsik e il capo ultrà con la maglia pro-Speziale avvenuto con la tutela delle forze dell’ordine e sotto lo sguardo delle istituzioni: «In un Paese civilile Speziale sconta la sua pena fino all’ultimo giorno e che il posto dei delinquenti non sono gli stadi ma le patrie galere» . Alla vedova Raciti, dopo la telefonata, esprime nuova solidarietà: «Le parole di dignità della signora Raciti sono estremamente importanti, toccano il cuore» .
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