La coppa Uefa l’alzò al cielo: indimenticabile la notte di Stoccarda, gli azzurri pareggiarono 3-3 dopo la vittoria 2-1 al San Paolo e vinsero il trofeo nel 1988-89. Alessandro Renica fu perfetto in quella partita come in tutta la cavalcata europea. Decisivo il libero con il gol-qualificazione nei quarti di finale contro la Juventus all’ultimo minuto dei tempi supplementari, di testa, su cross di Careca.
«Grandi ricordi, la coppa Uefa valeva a tutti gli effetti una Champions League attuale, giocavano le squadre seconde e terze classificate, il livello era molto alto. Quel Napoli era proprio forte, il rammarico a distanza di anni è non aver vinto la Coppa Campioni. Contro il Real Madrid fummo eliminati solo per inesperienza, i valori tecnici erano simili. Al San Paolo dopo il gol di Francini creammo a sbagliamo tante palle gol, Butragueno ci punì all’unico tiro in porta, al primo vero tiro in porta degli spagnoli».
Veniamo al Napoli di oggi, secondo lei potrà trionfare in Europa League?
«Questo è il mio augurio: alzare al cielo il trofeo, sicuramente può provarci. L’anno scorso con un po’ di fortuna in più il Napoli sarebbe potuto arrivare in finale di Champions League, per questo a mio giudizio può andare fino in fondo in Europa League. Però le vittorie bisogna prima conquistarle a me non piace parlare in anticipo. Vincere è durissimo e occorre che tutto giri nel verso giusto».
Mazzarri farà il turn over totale per l’esordio in Europa League?
«Sono scelte che competono a Mazzarri, il tecnico ha il polso della situazione e sicuramente avrà preso le decisioni migliori per la gara contro gli svedesi. Un giocatore vorrebbe sempre scendere in campo, invece è giusto anche riposare per essere più lucidi nella partita successiva».
Giocherà Insigne, come lo giudica?
«Un ragazzo serio, professionale, con grandi qualità tecniche che dovrà essere lasciato tranquillo, così potrà crescere tra alti e bassi. Possiede grandi numeri e se continua su questi livelli, tenendo fede alle aspettative, potrà scrivere la storia del Napoli».
E Vargas?
«I giocatori di qualità vanno sempre tutelati, Vargas ha qualità, bisogna avere pazienza, non tutti sfondano subito, magari occorre aspettarlo ancora un po’. L’importante è che sia convinto Mazzarri, l’unico giudizio spetta a lui, lui deve essere soddisfatto del rendimento dei calciatori».
Come vede questo match contro gli svedesi?
«Il Napoli è ovviamente favorito ma ciò può rappresentare paradossalmente un’insidia perchè le pressioni maggiori saranno sugli azzurri. Per gli svedesi potrà essere tutto guadagnato quello che riusciranno a conquistare al San Paolo. E poi la nazionale svedese riesce quasi sempre a centrare le qualificazioni sia agli Europei che ai Mondiali, quindi il livello è buono».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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