Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttomercatoweb: “Mi aspetto una bella reazione da parte della squadra di Spalletti, perchè ha più motivazioni del Verona che è comunque ostico e non regala niente. E’ vero anche che la formazione di Tudor può avere il sogno Europa. E’ una squadra, quella gialloblù, che fa giocar male gli avversari perchè è molto aggressiva e intensa ma il Napoli sa cosa deve fare e sa bene che è anche uno spartiacque. si vedrà se potrà continuare a lottare per scudetto o dovrà guardarsi dietro per il discorso Champions”.
Spalletti che scelte farà?
“Servirebbe essere sul campo. Vedremo se ci sarà Ruiz. Anguissa dovrebbe esserci ma quando ci sono gare ad altra intensità si fa male, vedi le gare con Inter e Barcellona; credo giocheranno comunque Anguissa e forse anche Lozano che possono essere armi importanti col Verona perchè hanno velocità nell’attaccare gli spazi che il Verona può concedere”.
Diceva della gara spartiacque…
“Mancano dieci partite e il Napoli è a tre punti dalla vetta. Se ci speravano 2018 a 4 punti dalla vetta, ci sperano anche ora. Il Napoli non è lì per caso, è da anni che arriva sempre in alto. Se poi nei momenti cruciali non si riesce a concretizzare questo è un altro dicorso. La mia idea è che forse è un problema che riguarda le responsabilità: ogni volta che si arriva al dunque e il gruppo viene caricato di una responsabilità, è un dato di fatto oggettivo che il Napoli perde sempre queste partite. C’è qualcosa che non va, occorre lavorarci. Il gruppo in sè è maturo, credo che incidano un insieme di discorsi che hanno a che fare con la psicologia, con la capacità di sopportare certe pressioni. Lo ha detto anche Spalletti che se non si sanno sopportare certe pressioni non si possono raggiungere alcuni traguardi. Le parole di Spalletti dopo la vittoria con la Lazio non mi hanno però entusiasmato: non è che incendiando a parole, carichi il gruppo. Anzi a mio parere, e l’ho detto anche prima del patatrac, quando carichi troppo non è la soluzione ideale. Il Milan, non caricato di aspettative e visto come vittima sacrificale, è arrivato sereno alla partita e ha messo la gara sui binari giusti. Il Napoli troppo carico si è bloccato”.
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