Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna de “Il Mattino”: “Sabato il Napoli ha vinto sfruttando una gran giocata di Jorginho e Mertens. Gli spazi si sono inevitabilmente aperti e le cose sono andate meglio. Gli episodi poi nel calcio sono sempre determinanti, come il palo colpito da Zapata. Altre volte quel pallone sarebbe finito in rete. È comunque un dato di fatto che nelle ultime settimane la difesa sembra essere ben registrata. Di chi il merito? Gli insegnamento di Sarri, in questo settore, sono il top. Per far funzionare alla perfezione la sua linea a quattro, occorre la convergenza di tanti fattori. I difensori del Napoli si muovo con armonia, questo però può non bastare. Il più delle volte sono gli errori individuali che provocano gli errori del reparto. Albiol e Koulibaly? Sono una coppia collaudata, la più affidabile secondo Sarri che ha dovuto fare i conti prima con l’infortunio dello spagnolo e poi con la partenza per la Coppa d’Africa dell’altro. Adesso si è recuperata l’intesa dei giorni migliori. Roma seconda con meno gol subiti? Anche la Juve, che ha la miglior difesa del campionato e sta sopra la Roma. In Italia è troppo importante subire poco, ma non è vero che il bel gioco non paga. Ammiro il modo in cui Sarri fa giocare il suo Napoli, ma se una squadra viene al San Paolo e si difende bene portando via un punto come ha fatto di recente la Juve, non le si può dare torto. Difese decisive nella lotta al secondo posto? Difficile fare previsioni, di questi tempi la spunta chi mantiene fino alla fine della stagione grande freschezza atletica. Da questo punto di vista gli azzurri sono messi bene. Il problema è che spendono tanto in campo ma raccolgono troppo poco: in questi casi non è mai facile tenere alto l’entusiasmo. Sarri deve provare a vincerle tutte, il calendario non è così tanto sfavorevole rispetto ai giallorossi. Gap in diminuzione con la Juve? Il gruppo che si è creato è molto interessante, è giovane e composto da elementi che possono aprire un ciclo vincente. Sarà fondamentale tenere i giovani talenti, crescere con Sarri senza cambiare casacca ogni anno. Bisogna vedere però se il Napoli riuscirà a mantenere i suoi gioielli quando gli altri inizieranno a puntare gli occhi su di loro.”
Fonte: Il Mattino
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