Edy Reja sorride e incassa il pareggio. Il tecnico applaude la Lazio: «Grande carattere, compatta, nel primo tempo siamo andati benissimo poi nella ripresa il Napoli ci ha fatto soffrire, attaccando lateralmente e in profondità».
Con qualche brivido nel finale. «Sì, bravo Marchetti con un paio di parate. E’ una Lazio che è riuscita a reggere, nonostante i problemi di formazione: Cisse ha preso un colpo alla fine del primo tempo… Siamo riusciti a portare a casa il risultato, non prendere gol a Napoli è un fattore di crescita, di consapevolezza delle nostre possibilità».
Cisse, però, non ha brillato. «Giocare in mezzo a tre, Aronica, Cannavaro e Campagnaro, non è facile – continua Reja – Lui ha fatto bene, ci aspettiamo il colpo risolutore ma non è stato facile, per lui come per Hernanes. L’esame di laurea per lo scudetto? Questo non lo so, venire via da Napoli imbattuti è un bel segnale, chiaro che se continueremo a giocare così ce la giocheremo fino in fondo, anche se vincere lo scudetto mi sembra impossibile ma insomma, vediamo…».
L’OMBRA – Nei pensieri e nelle parole di tutti: era come se il fantasma di Miroslav Klose ci fosse ieri sera al San Paolo, anche se Reja non lo ha potuto impiegare e per nessuna ragione al mondo avrebbe voluto perderlo per la sfida al suo vecchio Napoli. S’era arrabbiato molto il tecnico friulano mercoledì pomeriggio, quando il centravanti della Germania si è ripresentato al centro sportivo di Formello e si sono sgretolate tante certezze, perché sono emerse subito le preoccupazioni relative all’infortunio riportato nell’amichevole con l’Olanda. Un trauma contusivo alla tibia destra provocato da un’entrata decisa di Van Bommel a metà ripresa, una manciata di minuti prima che Klose chiedesse il cambio al ct Loew. Sembrava una sciocchezza, una botta da assorbire in qualche ora e non sufficiente per costringerlo a saltare la trasferta di Napoli. Giovedì invece il dolore è peggiorato così tanto da invitare lo staff medico della Lazio a fermarlo. S’è anche temuto un infortunio serio, importante, ma anche in questo caso il quadro clinico s’è rassenerato nel giro di poche ore. Venerdì Klose si sentiva molto meglio e in sintonia con il club biancoceleste ha deciso di far slittare la risonanza magnetica di controllo all’inizio della settimana: domani o martedì si presenterà alla clinica Paideia per verificare l’entità dell’ematoma alla tibia destra. Sta portando un “cerotto medico” con la funzione di ridurre l’infiammazione e trattenere l’edema, in via di assorbimento.
ESAMI – Klose dovrebbe restare a riposo assoluto sino a domani. Lo staff medico della Lazio aveva stabilito inizialmente un periodo di almeno cinque giorni di inattività. La risonanza magnetica è stata così prevista e fissata prima che possa riprendere gli allenamenti: l’esito degli esami clinici consentirà ai medici biancoceleste di autorizzare o meno la ripresa agonistica. Persa la trasferta di Napoli, c’è un moderato ottimismo. Lo staff della Lazio conta di riconsegnare il centravanti tedesco-polacco a Reja in tempo utile per il prossimo confronto diretto con la Juventus, attesa sabato allo stadio Olimpico. L’ex centravanti del Bayern Monaco dovrebbe farcela, è convinto di recuperare e tornerà a guidare l’attacco della Lazio per una sfida assai sentita. All’esordio nel campionato italiano, a San Siro con il Milan, aveva segnato dopo dodici minuti, saltando Nesta e costruendo un piccolo capolavoro. Questa è stata la prima assenza in campionato: 6 gol in 10 giornate il suo biglietto da visita dopo aver lasciato il Bayern Monaco, altre due reti in Europa. Il tecnico friulano ha dovuto farne a meno al San Paolo, ma alla fine è arrivato il punto. Senza gol, forse non a caso.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
