Tanta pretattica. Non perché non abbia le idee chiare mister Reja, ma per le tante assenze che affliggono i biancocelesti. Ai forfait di Klose, Dias, Kozak e a quello di lunga data di Mauri, si aggiunge l’indisponibilità di Biava. Il centrale è stato convocato in extremis, ma più per l’assenza di Dias che per il miglioramento obiettivo del quadro clinico. L’accoppiata Diakite-Stankevicius si è vista solo per un tempo contro il Catania e arrivò il goal del pareggio di Bergessio, su svarione del lituano. La circostanza non fa dormire sonni tranquilli a Reja.
Ieri in conferenza stampa il mister ha lasciato intendere che l’opzione della difesa a tre (con Radu a fare il terzo centrale e Konko-Lulic esterni) fosse sul tappeto. Nel pomeriggio però l’allenamento ha detto altro. La difesa a tre non è mai stata provata, mentre sono stati testati i due moduli più congeniali alla Lazio: il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2. Nel primo caso con Ledesma e Brocchi a far da cerniera davanti alla difesa, nel secondo con Brocchi a sinistra (per limitare incursioni di Maggio) e Lulic a destra.
Cissé sarà unica punta con Lulic, Hernanes e Sculli alle spalle, o sarà Sculli ad accompagnare il francese con Hernanes alle loro spalle? Non sono dilemmi da poco, anche perché Cisse non segna in campionato dalla sera del 9 settembre. A farne le spese fu il Milan.
L’assenza più rumorosa è quella di Klose. Il suo straordinario impatto sul campionato italiano, il suo eccezionale momento di forma, fanno sì che rientri nel ristretto novero degli insostituibili. Non a caso è stato incluso nella lista dei 50 papabili al pallone d’oro, non a caso la Lazio vola grazie ai suoi goal e ai suoi assist. Oggi Klose si sottoporrà a risonanza magnetica e il suo impiego contro la Juve tra sette giorni non dovrebbe essere a rischio, ma per stasera non c’è nulla da fare.
Mastica amaro Reja ma punta forte sulla sua Lazio:
«Sappiamo che Klose non si può sostituire, ma abbiamo calciatori affidabili. Non mi lamento per le assenze, ho una rosa adeguata».
Ogni riferimento a Cissé non è casuale: per il francese sarà un importante esame di appello dopo alcune prestazioni opache:
«Deve giocare come sa, esprimersi come ha fatto nelle ultime partite. In trasferta è andato molto bene – dice ancora Edy Reja – mi basterebbe se ripetesse queste prestazioni. Contro il Napoli è un esame di laurea, una gara di vertice».
All’ennesima domanda sulla lotta per il vertice, Reja risponde:
«Il campionato si decide da marzo, ma le prossime tre gare per noi, sono esami molto importanti. Se a Napoli dovessimo ottenere risultato positivo, saremmo ancor più consapevoli del nostro potenziale».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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