Traffico in tilt e autobus in coda in via Vannella Gaetani. Il blocco intorno alle cinque di pomeriggio. A creare notevoli difficoltà al traffico, il parcheggio un po’ selvaggio di una bella macchina, una Porsche nera, targa spagnola, piazzata un po’ alla buona tra Vannella Gaetani e piazza Vittoria. Due vigili, in servizio nella piazza, decidono di chiamare il carro attrezzi. La macchina così non può stare crea troppi disagi. I due agenti telefonano alla sezione di Chiaia guidata da Gaetano Frattini, non fanno neanche in tempo a fare la richiesta che arriva il proprietario. E che proprietario! È un vip, amato a Napoli e all’estero. È il portiere del Napoli, Josè Manuel Reina, che si scusa, prende la multa, esibisce i documenti e poi per non essere assediato dai tifosi che l’hanno riconosciuto e circondato, carica le buste, sale sulla Porsche e scappa via. Lasciando la patente nella mani della municipale.
Tutto sarebbe durato circa venti minuti. Reina arriva in via Vannella Gaetani, parcheggia la vettura e se ne va a fare shopping in via Calabritto, in un negozio famoso. Poi rientra e trova i vigili ad attenderlo. È una vera e propria sorpresa, si scusa, la macchina è in divieto di sosta e restringe una parte della carreggiata rendendo difficile il transito dei pullman. I tifosi lo riconoscono. Nella zona, vedendo quell’auto, avevano sospettato che fosse di un personaggio famoso. Di Porsche nere non ne girano molte. Ma non pensavano a Reina.
Reina guarda il verbale, chiede subito di poter pagare dal momento che la macchina ha una targa straniera. Esibisce i documenti e tira fuori i soldi. Il controllo è rapido. Come il pagamento. Da 41 euro iniziali grazie allo sconto del 30% paga 28,70 euro. Sale in macchina e se ne va, dimenticando di riprendersi la patente.
Gli agenti restano di stucco. Qualche testimone racconta che hanno anche cercato di fermarlo, ma inutilmente. Ingranata la marcia se ne è andato a tutta velocità probabilmente verso casa.
La patente è stata portata alla sezione Chiaia dove sarebbe iniziato, il condizionale è d’obbligo dal momento che gli agenti mantengono il più stretto riserbo, un giro di telefonate per rintracciare il famoso portiere del Napoli e concordare la consegna del documento a domicilio, avvenuta con molta probabilità nella serata, in un luogo rimasto top secret.
Fonte: Il Mattino.
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