Pepe Reina, sguardo da leader, atteggiamento da leader, parole da leader. «Ne ho giocate tante di partite di questo tipo e queste notti europee sono sempre speciali. L’Europa League in questa fase sembra non interessare, invece ai quarti e in semifinale tutti la vogliono vincere. E poi quest’anno c’è la finale a Torino, un motivo in più per andare avanti». Il portiere spagnolo, quindi, ha già tracciato la strada: in Europa League vuole arrivare il più lontano possibile. «Finora questo tipo di partite sono andate sempre bene, speriamo di continuare così anche con lo Swansea». Battere i gallesi dello Swansea anche per dimenticare in fretta il pareggio contro il Genoa. «Il bilancio della stagione fin qui resta buono anche se abbiamo perso qualche punto di troppo al San Paolo. Il problema non è la distanza dalla Roma ma dalla Juve che ha fatto benissimo vincendo quasi tutte le partite». Reina vero leader, lancia un messaggio al collega-amico Rafael: «L’ho sentito dopo l’intervento, va tutto bene e speriamo che torni quanto prima. È stato fondamentale per noi, si è infortunato nel suo miglior momento ma sono certo che potrà tornare più forte di prima». Un pensiero su se stesso e sul suo futuro. «A Napoli sto benissimo e il mio giudizio su questa esperienza è molto positivo. Non cambierà con una vittoria in più o in meno da qui alla fine della stagione: una cosa però è certa, dovrò rientrare a Liverpool per fine prestito e poi il club inglese deciderà». Il futuro è ancora lontano, adesso il pensiero immediato è all’Europa League. Parola d’ordine battere lo Swansea: vincere per passare il turno. Nessun condizionamento per lo 0-0 della gara di andata in Galles: l’atteggiamento sarà quello solito. «Andiamo in campo per vincere, cominceremo subito con questa mentalità, poi vediamo come si metterà la partita». Sta bene Reina, superato l’ultimo infortunio. «Mi sento bene, quest’anno ho avuto qualche infortunio in più del solito ma ora spero di giocarle tutte fino alla fine». Primo anno a Napoli, un passato al Liverpool: il portiere spagnolo conosce benissimo la Premier League «Tra le big non c’è grande differenza, ma la Premier è più competitiva. La decima inglese è molto più forte di quella italiana. In Inghilterrà c’è più intensità, si fa un calcio diverso». L’Europa League anche per cancellare la delusione contro il Genoa, l’ennesimo passo falso contro le piccole. «Abbiamo avuto qualche problema al San Paolo contro squadre che si difendono in dieci. In questo tipo di partite abbiamo perso qualche punto di troppo, dobbiamo migliorare anche se finora questo è stato il nostro livello». Storia diversa in Europa, il Napoli ha giocato una grande Champions League uscendo solo per la differenza contro Borussia Dortmund e Chelsea. E ora vuole andare avanti fino in fondo in Europa League. Parola di Reina.
Fonte: Il Mattino
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