BERGAMO – Pepe Reina ci mette la faccia. Ha sbagliato e non si nasconde. Su quel destro di Denis poteva fare di più e meglio. Ha dato l’impressione di essersi gettato con un pizzico di ritardo, così è riuscito soltanto a deviare, ma non a respingere il pallone che si è infilato in rete. Proprio da quell’episodio è cominciato il tracollo del Napoli, che ha dimostrato di non avere la giusta tenuta mentale. «Sto male per i miei compagni e per i tifosi» , dice con tono affranto il portiere azzurro, che una volta di più dimostra tutto il suo coraggio. Non è mai facile presentarsi davanti a microfoni e taccuini dopo giornate come quella di ieri. «La partita è cambiata dopo il mio errore – prosegue – . La verità è che, sullo 0-0 potevamo controllare meglio la gara, Invece, una volta sotto, è stato tutto diverso. Cosa è successo? Il pallone è passato tra le gambe di Albiol e non l’ho visto partire. Non ci sono scuse, però: ho sbagliato e dovevo far meglio. Mi sento il maggior responsabile per questa sconfitta» .
NON ABBASTANZA – Ma ieri pomeriggio al Napoli non è mancato soltano Reina. Nell’azione del primo gol, aveva già sbagliato Dzemaili. Poi sono arrivati gli altri svarioni, altrettanto clamorosi, di Inler e Fernandez. Insomma, la stecca è stata generale. «In effetti, di errori ce ne sono stati troppi – prosegue Reina – Ma da queste cadute bisogna imparare e soprattutto restare uniti. Il turn-over ha tolto importanza alla gara? Assolutamente no, gli errori non dipendono da questo. Per noi, ogni gara è fondamentale. Tutte le squadre hanno 3-4 partite che non vanno bene, un periodo negativo capita sempre. Bisogna lavorare di più e andare avanti, conservando la fiducia nei nostri mezzi» . Già perchè gli ultimi risultati (solo 2 punti in 3 partite) hanno innescato una serie di dubbi. La classifica non rispecchia le aspettative di inizio anno. «In questo momento non ha senso mettere pressioni inutili, semmai affrontiamo una partita dopo l’altra, rinviando i bilanci alla fine. Stiamo facendo meno di quelle che sono le nostre possibilità, inutile negarlo. Il girone di andata è stato buono, dovevamo aspettarci che nel ritorno ci sarebbero state maggior difficoltà. E’ sempre così quando le gare diminuiscono».
REAZIONE IMMEDIATA – Quando si incassano certe sberle, il desiderio, di solito, è quello di tornare il prima possibile in campo, così da sfogare rabbia e frustrazione. Peraltro, gli stessi tifosi azzurri attendono una risposta o, quantomeno, una reazione. Ebbene, il Napoli avrà quest’opportunità già mercoledì, sfidando la Roma in casa sua, nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. «Ora dobbiamo rialzare la testa e tornare a vincere, se lavoriamo bene alla fine i risultati arriveranno. Sono convinto che una reazione ci sarà già contro i giallorossi. All’Olimpico faremo vedere tutto il nostro carattere. Teniamo a questa competizione e sappiamo che il passaggio del turno si giocherà nel ritorno al San Paolo. Ecco perché dovremo essere concentrati sin dalla prima sfida» .
SOLO ALLA FINE – Tornando a Reina, il portiere spagnolo era rientrato giusto mercoledì scorso contro la Lazio, dopo uno stop di un mese e mezzo dovuto a una serie di problemi alla schiena. Benitez ha impiegato molta cautela prima di rimetterlo in campo. Condizionamenti nella sua prestazione, dunque, non ce ne sono stati. I prossimi mesi, invece, serviranno per comprendere meglio cosa gli riserverà il futuro. «Voglio rassicurare i tifosi, fino alla fine del campionato sarò qui – conclude – . Valuterò le proposte soltanto a giugno» .
Fonte: Corriere dello Sport
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