Un tempo ciascuno anche contro il Benfica. L’alternanza tra i due portieri di Benitez continua, e finora nessuno dei due ha sfigurato. Reina dovrebbe essere il titolare, Rafael la sua ombra ma mentre in favore dello spagnolo parla il ricco palmarès, per il giovane brasiliano fanno testo le prime, incoraggianti, apparizioni in maglia azzurra. Giova o danneggia avere in squadra due numeri uno più o meno dello stesso livello? Pino Taglialatela non teme i problemi che possono derivare dalla concorrenza, punta sulla serenità dell’ambiente: «Questa tranquillità l’ha data Benitez, è un uomo di notevole esperienza e la trasmetterà anche ai due giocatori». Da ex portiere: chi è più forte? «Rafael mi ha impressionato positivamente. Non lo conoscevo ma adesso lo sto seguendo e devo dire che promette molto bene. A livello muscolare è reattivo, è sicuro e se riesce a migliorare la tecnica, avremo un nuovo Julio Cesar. Benitez ha voluto Reina, si fida fortemente del ragazzo. Reina lo conosciamo tutti ma Rafael ha un futuro assicurato. Questo deve essere per lui un anno di apprendistato e se avrà la costanza di allenarsi e cercare di cogliere tutti gli aspetti positivi, in seguito potrà diventare il titolare della squadra». Luciano Castellini, altro ex numero uno partenopeo, non condivide la scelta di avere in squadra due portieri dello stesso livello. «Andai a vedere tempo fa Pepe Reina, quando difendeva la rete del Villarreal, lo seguivo per conto dell’Inter. Niente da dire, bravo nelle uscite e attento tra i pali. Rafael? A Napoli non è mai facile per portieri giovani, sinceramente non l’ho visto contro il Galatasaray e il Benfica, ma non prendo in considerazione il calcio d’agosto. Però ne parlano tutti bene, segno evidente che ha stoffa. Non sono d’accordo sulla concorrenza tra portieri, è una cosa che non mi piace e che rischia togliere tranquillità, potrebbero “gufarsi” a vicenda. Il portiere del futuro? Non ho dubbi, Bardi. È il più bravo, un giovane di assoluto valore. Come Insigne, un grande giocatore, sono il suo primo tifoso ma non fa il portiere». “Gedeone” Carmignani, in azzurro negli anni ’70, benedice la sana concorrenza tra portieri ma indica in Reina l’unico titolare. «Lo spagnolo è un portiere di grande affidamento cercato da Benitez, è giusto che l’allenatore abbia in squadra i giocatori che conosce direttamente. Il valore di Reina non si discute, il Napoli non poteva prendere di meglio, oggi è uno dei più forti al mondo. Personalmente preferisco Reina a Julio Cesar, vedrete che alla fine questa scelta si rivelerà la più giusta. Conosco poco Rafael ma ammetto che sta facendo molto bene, il fatto di essere nel giro della Nazionale brasiliana gioca nettamente a suo favore. Oggi il Napoli è al top per quanto riguarda i portieri, anche in attacco si è mosso bene nonostante la partenza di Cavani. Se riesce a prendere qualche top-player in difesa, sarà fortemente competitivo per lo scudetto e farà bella figura in Europa». Nando Orsi, in passato numero uno della Lazio e oggi allenatore, suggerisce una corretta gestione dei portieri: «Per me questo aspetto deve essere chiaro dall’inizio con gerarchie ben definite: quello dell’estremo difensore è un ruolo molto delicato, i diretti interessati devono sapere chi sarà il titolare e chi la riserva. Io credo che alla fine la spunterà Reina, parecchio dipenderà anche dal grado e dai tempi di ambientamento. Non dovrà però considerare Napoli una tappa di passaggio, è cresciuto nel Barcellona ed è giusto che sogni di tornare lì un giorno. Ma la squadra azzurra è diventata di assoluto valore e lui dovrà dimostrare di esserne all’altezza».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
