Si dichiara pronto a rientrare nella mischia dopo il forfait con il Sasssuolo ma Pepe Reina mette in guardia tutti dal prossimo avversario di Europa League, lo Swansea: «Non sarà una passeggiata, gli inglesi restano comunque avversari temibili. Loro sono bravi nel possesso palla e hanno un elevato tasso tecnico «Negli ultimi tempi abbiamo lavorato sulla fase difensiva prima scappavamo avanti. Ma non rinunceremo ad attaccare con più uomini: è una filosofia»in diversi elementi.
Ricordo la trasferta che facemmo con il Liverpool lo scorso anno. Finì zero a zero». Il portiere del Napoli si confessa ai microfoni di “+ N tv”. E’ lui l’ospite di turno della puntata andata in onda ieri sera, all’indomani della vittoria in trasferta in casa del Sassuolo. Reina rivela un piccolo segreto: «Negli ultimi tempi abbiamo lavorato tanto sulla fase difensiva. E penso si sia anche notato. Prima «scappavamo» troppo in avanti ma ora Benitez sta dedicando molto tempo ai movimenti dei difesori anche se io sono dell’avviso che una buona fase passiva cominci da Higuain. Se lui lavora bene e inizia il pressing se ne avvantaggia tutta la squadra. Con il Sassuolo è stato molto bravo Pegolo e questo spiega quanto il Napoli abbia dominato e tenuto in pugno la partita».
Dall’alto della sua esperienza, Reina riconosce: «La filosofia della nostra squadra è chiaramente offensiva. E’ normale che qualche volta «Con gli inglesi dello Swansea non sarà una passeggiata Rafael è davvero bravo e io non devo insegnargli niente: tutti possiamo imparare da tutti»possano nascere dei piccoli problemi ma sarà difficile
cambiare mentalità. Piuttosto sta a noi trovare i dovuti accorgimenti. Ma non rinunceremo mai ad attaccare con più uomini ed a cercare di vincere ogni partita. Penso che il bilancio del rendimento tenuto finora sia ampiamente positivo».
Torna per un attimo sulla doppia sfida con la Roma che ha vissuto da protagonista diretto: «All’andata ci siamo detti che non potevamo subire tanto e che occorreva fare qualche gol per cercare di accedere alla finale. Così il secondo tempo cambiò le cose. Al ritorno, poi, non mi ero accorto che c’era Maradona. Ma la squadra è stata impeccabile. Ha giocato davvero una gran partita contro un avversario che non ci stava a soccombere».
Reina non si ritiene la chioccia del giovane Rafael, tantomeno un consigliere di Colombo, il terzo portiere: «No, tutti possono imparare da tutti. E Rafael è davvero bravo».
Chiude raccontando perché esulta tanto dopo un gol del Napoli: «Per un portiere è un po’ più difficile ma se un calciatore non ha questa carica interiore sarebbe meglio che se ne stia a casa».
Fonte: Corriere dello Sport
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