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Record negativo: la Juventus ha la tifoseria con più Daspo, Napoli secondo…

Pubblicato il rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive

Aumenta la violenza negli stadi italiani, in particolare nelle serie minori, mentre diminuiscono le situazioni critiche nelle zone esterne agli impianti ed è in calo anche il numero dei Daspo. Nelle curve, intanto, continua a comandare l’estrema destra. Ecco la fotografia che emerge dal rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive pubblicato oggi.

ARBITRI NEL MIRINO – Nella stagione calcistica 2014-2015 «si sono registrati 600 episodi di violenza a danno degli ufficiali di gara, dei quali 181 hanno richiesto il ricorso a cure sanitarie». È un dato allarmante quello contenuto nel Rapporto annuale 2015 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. I 600 episodi sono distribuiti da nord a sud «in maniera abbastanza uniforme», sottolineano gli analisti dell’Osservatorio, anche se il primato negativo è detenuto dalla Sicilia con 128 casi. Più dell’82% delle violenze subite sono classificate come «fisiche gravi»: di queste, 60 hanno visto vittime ragazzi di 16-17 anni e 15 hanno richiesto fino a 30 giorni di prognosi. I calciatori incidono con il 69% sul totale delle violenze e i dirigenti con il 24%.

FERITI IN AUMENTO – La stagione 2014-2015 fa registrare un incremento del 4,5% degli incontri con feriti, ma ben più ampia risulta la percentuale relativa ai soli campionati professionistici (serie A, B e Lega Pro), con un aumento del 22%. Rispetto alla stagione precedente si è riscontrato un netto miglioramento in serie A (-17,9 % di incontri con feriti) e un significativo peggioramento della situazione in serie B (+84,6%) e Lega Pro (+128,5%). Indicazioni contrastanti si rilevano dall’analisi dei dati relativi ai feriti tra i civili: in serie A, B e Lega Pro risultano aumentati del 18% (da 69 a 82), mentre nel complesso delle gare monitorate si segnala una diminuzione pari al 26,5% (da 142 a 125). Invariato il numero dei feriti tra le forze dell’ordine nelle gare professionistiche (62 unità), mentre l’indicatore è aumentato del 14% se riferito a tutti gli incontri (da 128 a 146). Un dato, questo, fortemente condizionato dal negativo andamento di una sola gara, Roma-Feyanoord della scorsa stagione di Europa League, che ha fatto registrare ben 39 feriti. In calo il numero dei feriti tra gli steward, sia considerando le sole gare di A, B e Lega Pro (-25,9%, da 27 a 20), sia se si contemplano tutte le altre gare dei tornei ove è previsto il loro impiego (-10%, da 40 a 36).

ALLA JUVE IL RECORD DI DASPO – Per quanto concerne i 1.306 tifosi denunciati si segnalano le tifoserie di Bari (102 indagati), Brescia (98), Roma (59) e Napoli (50). La rilevazione statistica effettuata al 30 giugno 2015 evidenzia che, sull’intero territorio nazionale, risultano attivi 5040 Daspo, di cui 4848 in occasione di partite di calcio e 94 nel basket. Dal trend dei Daspo dell’ultimo triennio, il record delle più colpite spetta alla Juventus (93,6), seguita dal Napoli (72) e dalla Roma (64). Dall’ultimo censimento delle tifoserie è emerso che in Italia risultano attivi 382 club (a fronte dei 403 censiti nel campionato 2013-2014), composti da circa 39.600 supporter (a fronte dei 40.260 del precedente campionato). Tra questi club, secondo i dati della Digos, 151 (a fronte dei 155 del campionato 2013-2014) hanno manifestato un orientamento politico. In particolare, 40 gruppi risultano orientati su posizioni di estrema destra (erano 46 nel 2013-2014) e 21 su posizioni di estrema sinistra (20 nel 2013-2014). Nel campionato 2014-2015 si sono verificati 28 episodi di razzismo di cui 23 in cori, perlopiù nel noto verso scimmiesco (uh-uh) rivolto ai giocatori di colore (per i quali sono stati denunciati 11 tifosi).

 

Fonte: lastampa.it

 

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