Un milione. Il signor Bonaventura, all’epoca del «Corriere dei Piccoli», lo riceveva in assegno diventando ricchissimo da squattrinato qual era. Aldo Tarantino lo celebrava invece con la famosa battuta «nu milion… o ‘anim do priatorio» in Così parlò Bellavista. Aurelio De Laurentiis lo festeggerà domenica, in occasione di Napoli-Catania, 29esima giornata del campionato di serie A1. La festa di Napoli-Siena che, grazie anche ai prezzi popolari, ha portato oltre 56mila spettatori al San Paolo, non infranto invece il muro del milione per soli duemila spettatori.
Dall’inizio della stagione, che conta quattordici gare di campionato, quattro di Champions League, tre di Coppa Italia e tre amichevoli, hanno assiepato l’impianto di Fuorigrotta 998.164 appassionati e, se fossimo negli Usa, alla milionesima persona che oblitererà il suo tagliando d’ingresso sarebbe carino che si accendessero le lampadine con tanto di stretta di mano del presidente e omaggio annesso.
Una curiosità. Nella stagione scorsa per superare questo primato si dovette attendere il 3 aprile (Napoli-Lazio 4-3) ma c’è da dire che gli azzurri giocarono in amichevole solo con il Wolfsburg per presentare Cavani e l’appeal dell’Europa League è decisamente minore. La festa del San Paolo è così cominciata in questa stagione: il 4 agosto con l’amichevole con il Penarol. Finì 1-1. Le reti, entrambe nel secondo tempo, portarono la firma di Hamsik (4′) e Perez (43’). Alla gara con il Penarol seguì tre giorni dopo quella con il Siviglia persa 2-1. Ancora Hamsik, su rigore, il goleador azzurro. Le due partite furono legate anche da un’iniziativa sui biglietti: compri uno vedi due, vale a dire che con un tagliando si poteva assistere ad entrambi i match.
Terza amichevole contro il Palermo a inizio stagione. Entrata gratuita: 60mila persone sugli spalti per un’amichevole decisa in ventiquattr’ore. Il calcio si fermò per lo sciopero dei giocatori: Zamparini e il patron azzurro si sentirono telefonicamente. Di qui, per mantenere la forma atletica, una serata di festa al San Paolo. Vinsero gli azzurri 3-1 e il successo rotondo e indiscusso del Napoli costò la panchina a Pioli. «Non è possibile perdere così» le dichiarazioni del vulcanico presidente rosanero.
Nessun sold out in campionato ma tre incontri su tutti. In primis quello con la Juve: una mezza sconfitta per gli azzurri raggiunti sul 3-3 dopo essere stati in vantaggio 3-1. Oltre 57,mila spettatori per 1,8 milioni d’incasso. Sul podio anche Napoli-Milan del 18 settembre con 51mila tifosi accorsi e 1,6 milioni d’incasso e Napoli-Inter che di spettatori ne portò 41mila assieme a 1,1 milioni.
Tra le partite di minor appeal ma con un alto dato di spettatori: il gemellaggio con il Genoa che ha raggiunto 43mila spettatori. Poco meno il match contro il Bologna.
Ma il vero capolavoro il Napoli quest’anno lo ha fatto in Champions con 54mila spettatori di media per quattro partite, ottava squadra in Europa per capacità di riempire l’impianto. Ascoltare il motivetto che tanto piace ai napoletani ne ha portati 60mila al San Paolo contro il Bayern; 57mila con il City, 52mila con il Chelsea e 46mila contro il Villarreal per un totale complessivo di quasi 10 milioni di euro d’incasso.
Infine la Coppa Italia con Napoli-Cesena (28.082) che, paradossalmente, ha fatto più spettatori di Napoli-Inter (27.265) e il match con il Siena che con i suoi 56mila spettatori è salito al secondo posto delle partite della manifestazione tricolore dell’era De Laurentiis dietro il mitico Napoli-Roma giocato con la squadra in C con 60.152 spettatori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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