Ventidue settembre 2013, una data che per Miguel Angel Britos poteva rappresentare una svolta importante nella sua permanenza nel Napoli: gol al Milan dopo appena cinque minuti di gioco, marcatura ferrea su Balotelli, seconda vittoria esterna della gestione – Benitez, quarta consecutiva. Per l’uruguagio poteva essere finalmente l’inizio di una nuova stagione dopo le sofferenze dell’anno prima. Ed invece dopo poche altre partite, di nuovo un infortunio fastidioso (lussazione alla spalla, contro la Roma) ed ancora patimenti, sofferenze, tanta fatica per recuperare e rientrare.? Ora proprio il «Meazza» potrebbe fargli guadagnare tutto il terreno perduto. A San Siro, Britos è fortemente candidato a rimpiazzare lo squalificato Fernandez. Lo stesso stadio in cui ha realizzato un gol importante, quella volta al Milan.? Quasi certamente gli toccherà tenere le antenne bene alzate per controllare la voglia di far gol di Icardi e company. Non è la prima volta che si esibisce al fianco di Albiol. Ed in partenza il ruolo di centrale sinistro titolare doveva essere il suo prima dell’infortunio e prima dell’esplosione di Fernandez. Britos ha però collezionato solo tredici presenze in campionato, due in Champions, tre in Europa League ed una in Coppa Italia. Ancora poche gare per convincere Benitez a riconfermarlo nell’organico anche nella prossima stagione. Il tecnico spagnolo apprezza il modo di rilanciare l’azione da parte dell’uruguagio. Tra l’altro è di piede mancino naturale e non gli è complicato correre a supporto di Ghoulam. Difetta però in marcatura. In cattiveria agonistica. In attenzione e determinazione nei momenti più critici di una gara. Ed è qui che dovrà convincere il tecnico spagnolo. Britos, classe ’85, costato circa nove milioni di euro, a Napoli non è mai riuscito a dimostrare il proprio valore. Vuoi per sfortuna, vuoi per cambiamenti vari di posizione. Ma sabato sera l’ex difensore del Bologna avrà modo di esibirsi sotto gli occhi di Mazzarri che lo volle fortemente a Napoli e dimostrare di poter far parte dello spoglioatoio azzurro anche l’anno prossimo. E se gli riuscisse di fare ancora un gol in quello stadio, ritroverebbe il morale e l’autostima per chiudere la stagione in bellezza. Resta lui il candidato numero uno per rimpiazzare Fernandez.
Fonte: Corriere dello Sport
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