Mail e telefonate di protesta, infuriati i tifosi del Napoli per un servizio trasmesso sabato alle 19.35 durante il Tg3 del Piemonte, curato dal giornalista Giampiero Amandola. Interviste a tifosi delle due squadre all’esterno dello Juventus Stadium in attesa della partita, c’è la chiosa del giornalista al termine dell’intervento di un sostenitore bianconero che dice «i napoletani sono come i cinesi». E Amandola: «Li distinguete dalla puzza, con grande signorilità». E il tifoso: «Molto elegantemente, certo». Il comitato di redazione della sede regionale Rai del Piemonte ha emesso un comunicato «per scusarsi con i telespettatori per gli apprezzamenti irrispettosi nei confronti dei tifosi napoletani. Anche il collega protagonista dell’episodio ha riconosciuto di essere incorso in un incidente dovuto alla fretta con la quale ha dovuto montare il servizio. Il tentativo di ironizzare sugli aspetti più beceri del tifo da stadio si è trasformato in una battuta infelice per la quale è giusto chiedere scusa». Annunciati interventi nell’aula del Parlamento sul caso. Ma questo non è l’unico strascico della sfida scudetto.
Devastazioni
Le tensioni non si sono placate. Sabato è accaduto di tutto sugli spalti e fuori. La Juve ha pubblicato le foto dei bagni devastati nel settore ospiti, che sabato sera ha accolto 2099 tifosi napoletani, e ieri ha fatto sapere che vi sono stati danni ingenti. «Sono stati allagati i bagni, divelti accessori e pareti in acciaio, staccate le porte. Stessa sorte per alcuni seggiolini – è stata la denuncia della società bianconera – Purtroppo le stesse scene che si erano già viste lo scorso anno».
La Digos della Questura di Torino ha filmato le fasi nelle quali tifosi del Napoli hanno danneggiato alcune strutture dello Juventus Stadium e queste immagini sono al vaglio degli investigatori per cercare di identificare i responsabili di quanto è accaduto. Entro domani saranno quantificati i danni, dei quali – ha fatto ufficiosamente sapere la Juve – si farà carico il club bianconero, che aveva schierato sabato sera 650 steward a fronte dei 250-300 previsti dalla legge, che sono rimasti all’esterno del settore ospiti e non sono intervenuti per evitare tensioni.
Cori e striscioni
Secondo molti tifosi napoletani presenti a Torino, gli steward presenti nella curva nord neanche sono intervenuti quando ultrà juventini hanno cominciato a minacciarli e ad esibire sacchetti della spazzatura. Visti sugli spalti molti striscioni razzisti e vergognosi cori si sono ascoltati in più frangenti della partita. Sono stati mandati in onda, ieri pomeriggio, da Radio 24, nel corso di un collegamento tra le redazioni del «Mattino» e della «Stampa».
In attesa di eventuali provvedimenti del giudice sportivo Tosel (a cui dovrebbe arrivare anche un rapporto della Procura federale sul pugno che sarebbe stato sferrato da un magazziniere del Napoli a uno steward della Juve: il club azzurro smentisce questo episodio), è intervenuto il senatore Antonio Gentile: «Chiedo che vengano date sanzioni a chi ha esposto striscioni razzisti contro il Napoli e il Sud e che il giudice Tosel applichi il regolamento e non multe da mille euro».
La violenza nei confronti dei napoletani non è stata soltanto verbale: Gennaro Rosiello, tifoso presente nel settore dei napoletani allo Juventusd Stadium, ha inviato al sito www.napolimagazine.com le foto della sua mano ferita dopo il lancio di monete da parte di ultrà juventini e del referto del Pronto soccorso.
Arresto
Sabato sera c’è stato anche un arresto: un tifoso napoletano, sorpreso mentre cercava di entrare allo stadio con petardi pericolosi, è stato scoperto dalla polizia e portato in carcere con l’accusa di porto e omessa denuncia di possesso di materiale esplosivo. Altri quattro tifosi sono stati denunciati a piede libero: due juventini per essere venuti a contatto con le forze dell’ordine (sono accusati di oltraggio e resistenza); due napoletani per aver tentato di entrare allo stadio utilizzando la tessera di altri tifosi (rispondono di sostituzione di persona). Identificati altri tifosi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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