Tolleranza zero nei casi di razzismo: chiusura parziale dello stadio alla prima offesa e chiusura totale alla seconda, oltre a un’ammenda di 50.000 euro; per giocatori e dirigenti una squalifica minima di dieci turni.
Linea dura, come già annunciato, da parte dell’Esecutivo della Uefa che, nella riunione di Londra, ha dato il via libera all’inasprimento delle sanzioni nei casi di razzismo all’interno degli stadi, dando indicazioni alle varie Federazioni europee. “L’Italia – ha dichiarato in proposito il presidente della Figc Giancarlo Abete, presente alla riunione di Londra – si adeguerà alla normativa Uefa, quello della lotta al razzismo è un impegno che va sostenuto senza esitazioni. Porterò le indicazioni della UEFA all’attenzione del prossimo Consiglio Federale per le decisioni di nostra competenza”.
Per quanto riguarda il proprio Codice di Giustizia sportiva, la UEFA ha deciso che i nuovi regolamenti disciplinari entreranno in vigore a partire dal 1° giugno. Pene più severe anche nei casi di aggressioni fisiche o verbali agli arbitri: la squalifica minima per ingiurie ai direttori di gara è passata da due a tre turni e quella per l’aggressione da 10 a 15 turni.
Sull’argomento è intervenuto anche il vice capo della Polizia Francesco Cirillo, il quale ha osservato: “Sono misure purtroppo inevitabili: la partita contro il razzismo si combatte dentro e fuori il campo, con una strategia comune, e in nome della dignità dell’uomo. Su quanto è avvenuto durante alcune manifestazioni sportive, si dovrebbe riflettere a lungo. Nella coscienza degli sportivi e di tutte le persone che amano la libertà democratica, deve passare un dato: il razzismo ci condannerebbe alla retrocessione in serie Z, per assurde discriminazioni che non hanno ragione di esistere. L’Italia è una nazione che ha lottato per i diritti fondamentali dell’uomo, e i nostri giovani devono essere educati a questi valori. Oggi a Palermo, nel corso delle manifestazioni per l’anniversario della strage di Capaci, ho sentito dalle più alte cariche dello Stato parole sagge e di incoraggiamento ai giovani, per vivere storie di libertà e giustizia”.
Fonte: Figc.it
La Redazione
M.V.
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