Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo dove ha parlato della situazione mercato del Napoli. Ecco le sue parole:
“Se il Napoli resti la squadra da battere, dipenderà più da De Laurentiis che da Garcia. Quando hai giocatori così forti come li hanno gli azzurri, un buon allenatore basta e avanza per vincere. Il punto è capire se resteranno tutti i pezzi pregiati del Napoli, nella speranza che ADL non si faccia prendere la mano. Con i valori che ci sono adesso, rischi di passare dal 1mo al 4rto posto se non sostituisci adeguatamente due big sul mercato. Il Milan lo ha dimostrato.
Kim? Non credo che un centrale faccia la differenza. Sono gli attaccanti e gli esterni offensivi a fare la differenza in un campionato, il Napoli lo sa bene avendo il migliore di ciascuno con Kvaratskhelia e Osimhen. La Juventus ha fallito la stagione, pur avendo una buona difesa, proprio perché in attacco non ha avuto calciatori capaci di fare la differenza. De Laurentiis ed il suo Napoli stanno guadagnando tanti soldi, qualche piccolo sacrificio per trattenere Osimhen e aumentare il tetto ingaggi. Il sogno può durare per qualche anno, se si trattengono questi 2-3 fenomeni base.
Garcia? Dovrà affrontare dei problemi ambientali, alle prime difficoltà la piazza richiamerà la memoria di Spalletti. Lì dovrà essere brava la società a fare quadrato. La Champions? Tutte le italiane hanno avuto fortuna in Europa, anche se non sono arrivati trofei. E’ stata una stagione irripetibile. Per il Napoli e per qualsiasi italiana sarebbe un successo arrivare ai quarti di finale il prossimo anno, non dobbiamo commettere l’errore di scegliere parametri sballati di valutazione. La finale di Champions chiesta a Garcia? E questo poi diventa il vero rischio. Napoli è un ambiente caloroso, se comincia a porsi degli obiettivi esagerati, rischia di non raggiungere nemmeno più quelli alla sua portata. È un modo per scaricare le colpe sull’allenatore, se poi il Napoli vende Kim e Osimhen, Garcia che responsabilità avrebbe? Nessuna, a volte sono le società ad avere più colpe in queste gestioni”
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