La missione non è impossibile perché è diventata una questione di principio. L’Avellino vuole la prima vittoria del 2014, dopo essere stato beffato a Terni, a Varese e in casa col Pescara. Proverà a conquistarla stasera sul campo dell’Empoli, con la volontà e la rabbia di recuperare il terreno perso, vuoi per proprie disattenzioni in finali gestiti male, vuoi per errori di arbitri a dir poco scadenti. Rastelli e i suoi uomini hanno una certezza su cui fare leva: il gioco, quasi sempre propositivo, arrembante, raramente votato al contenimento per un pari.
RISULTATO – «Conta il risultato più che mai, sono stanco di ricevere complimenti e tante pacche sulla spalla raccogliendo pochi punti», ha fatto sapere Massimo Rastelli aggiungendo: «Meglio se condito da una buona prestazione, come avvenuto nelle ultime gare seppure senza ottenere il massimo. Proveremo a fare pure questa volta la gara perfetta, concentratissimi nell’affrontare una grande squadra. Sono convinto che l’Empoli esprime il miglior calcio in B, per cui dovremo essere bravissimi, non sarà facile ottenere il risultato che vogliamo senza dare tutto e anche di più».
TREND – La mentalità è sempre la stessa ma qualcosa s’è inceppato. Spiega Rastelli: «Le mie squadre hanno sempre raccolto molto in trasferta. In questo torneo, però, c’è un ampio divario tra i punti raccolti in casa e quelli fuori, pur giocando allo stesso modo, ovvero cercando di imporre sempre il nostro gioco. Il trend dovrà cambiare, sono convinto che il lavoro paghi». Il confronto è difficile ma l’Avellino vuole ottenere qualcosa di importante: «Abbiamo studiato l’avversario, l’Empoli è una squadra propositiva, faremo altrettanto».
RIENTRO – Galabinov è stato impegnato per un tempo (ha colpito anche la traversa) con la nazionale bulgara ed ha raggiunto i compagni in ritiro, motivato: «Deciderò all’ultimo se utilizzarlo, credo abbia speso tanto, anche dal punto di vista mentale, per cui dovrò valutare bene cosa potrà dare». C’è il rischio di fare a meno del cannoniere irpino. «Sarebbe stato meglio giocare tutti lo stesso giorno, il sabato, soprattutto dopo gli impegni con le rispettive nazionale di alcuni elementi della B. Sono pienamente d’accordo con Sarri: fare a meno dei nazionali condiziona le scelte tecniche», conclude Rastelli.
Fonte: Corriere dello Sport
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