Saranno cinquemila, stasera, sugli spalti dello Juventus Stadium. Potevano essere almeno il doppio se questo confronto atteso da 25 anni non fosse stato anticipato di tre settimane rispetto all’originaria data del 9 gennaio. L’attesa sfida conferma la voglia di calcio del popolo biancoverde, pronto a presentarsi numeroso e compatto a casa della Signora nonostante si giochi a tarda ora di un giorno lavorativo. Molti hanno rinunciato ai regali di Natale per concedersi questo viaggio inatteso, la realizzazione di un sogno per chi aveva finora visto la Juve soltanto in televisione, mai avversaria della squadra del cuore; un tuffo nel passato per quanti ricordano quei dieci meravigliosi, indimenticabili, anni trascorsi in serie A.
RITROVO – Da tutta l’Irpinia si sono messi in viaggio in nottata 30 autobus, auto private e minibus un po’ più tardi per formare una carovana di oltre duemila tifosi ai quali si aggiungeranno quanti hanno scelto il treno veloce o il più comodo aereo. E poi i tantissimi irpini che vivono al nord e all’estero, loro non hanno bisogno neanche della tessera del tifoso perché hanno la residenza fuori dalla provincia di Avellino. Il primo a pensare positivo è Walter Taccone, il presidente che quattro anni fa decise di fare rinascere da zero il calcio fallito in Irpinia: «Ce la giocheremo a viso aperto, con tutto il rispetto per la Juve. Sappiamo di non avere il favore del pronostico ma vogliamo fare bella figura davanti ai nostri tifosi che ci raggiungeranno anche da ogni zona del nord e a quanti ci seguiranno in tv. Per me che vivevo le sfide con la Juventus trent’anni fa da tifoso, è motivo d’orgoglio farlo adesso da presidente dell’Avellino», assicura Taccone che arriverà solo stamane in treno con il figlio Massimiliano (dg della società) e con il ds Enzo De Vito dopo avere fatto gli onori di casa, ieri, e ricevuto gli apprezzamenti dei dirigenti federali per l’ottima organizzazione offerta per l’amichevole dell’Under 21 ad Avellino.
GLOBETROTTER – Da Trapani, dove sabato ha ottenuto un pareggio che sta stretto, a Torino per una sfida dal sapore particolare. Senza un attimo di tregua, l’Avellino affronterà la Juve senza timori reverenziali. Zappacosta, Bittante e Izzo hanno dovuto rinunciare a giocare ieri con la maglia azzurra nell’amichevole disputatasi proprio ad Avellino per non disertare questo atteso confronto. «Giocheremo con la stessa grinta e mentalità che esprimiamo durante il campionato di B e che ci hanno consentito di essere in questo momento quarti in classifica. Siamo consapevoli delle nostre qualità e possibilità, certamente daremo tutto», ha fatto sapere Massimo Rastelli che ha diretto ieri pomeriggio un intenso allenamento all’impianto di Via Mercadante ricevendo poi la visita e l’incoraggiamento di tanti irpini.
POSSIBILITA’ – Chi ha più da perdere, in questa gara, effettivamente è la Juventus. Concetto che traspare chiaro dal pensiero di Rastelli: «È una competizione ufficiale che onoreremo al meglio, pure consapevoli di affrontare la squadra più forte di tutte. Non sarà facile battere questo Avellino», avverte l’allenatore sottolineando che «stiamo attraversando un buon momento di forma, arriviamo a questo confronto meritatamente e dopo avere affrontato due impegni non facili in campionato. Siamo reduci da un ciclo di sfide impegnative e viaggi interminabili, da Spezia a Trapani fin qui a Torino. Ma giocheremo da Avellino»
Fonte: Corriere dello Sport
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