Claudio Ranieri è fuori di sé anche dopo il fischio finale, quando dalla sua espulsione sono trascorsi oltre 45′. L’unica differenza rispetto a ciò che è successo sul prato di San Siro è che di fronte a telecamere e taccuini, il tecnico romano riesce a trattenere la rabbia, riacquistando il suo solito stile, smarrito in quei minuti concitati.
Le sue parole però non lasciano dubbi: « L’arbitro è stato inadeguato ha sottolineato : sulla prima ammonizione Obi ha preso nettamente il pallone e sulla seconda il fallo è iniziato nettamente fuori area. Non era rigore e quella è stata una mazzata. E sul tiro dagli undici metri Campagnaro che segna mentre lui ed altri due giocatori erano già dentro l’area. Se le regole ci sono, vanno rispettate. L’arbitro ha condizionato la partita, che nel primo tempo era bellissima, volendola interpretare. I ragazzi hanno dato tutto e non meritavano di essere castigati in questa maniera. Rocchi ha sbagliato troppe cose e il nostro lavoro è stato frantumato dalle sue decisioni » .
LA MIA ESPULSIONE – Eccoci all’espulsione con tanto di spiegazione dell’episodio: « L’arbitro mi ha allontanato dal campo perchè ho protestato troppo platealmente, ma io gli ho solamente detto “Prego Dio perché io mi stia sbagliando e tu abbia ragione”. Non l’ho offeso: ho criticato civilmente le sue decisioni e mi ha messo fuori. Non voglio rivedere gli episodi, non ne ho bisogno. Ho l’esperienza necessaria per capire se l’arbitro ha il match in mano o no, e lui non ce l’ha avuto in mano. E non dite che io protesto o accuso sempre gli arbitri: faccio questo lavoro da 20 anni e poche volte mi è capitato di lamentarmi alla fine della partita. Avrei trasmesso nervosismo alla squadra? No perché non avevamo iniziato l’incontro nervosi. Il nervosismo è venuto fuori dopo i fischi del direttore di gara che ha sbagliato tutto e a senso unico. Peccato perché lo reputo un ottimo arbitro, ma stavolta non è stato all’altezza. Non dico che i suoi siano stati errori premeditati, ma purtroppo così non va bene. La partita non l’abbiamo persa solo per colpa nostra».
La sensazione sgradevole, però, è legata ai molti errori contro l’Inter in questo inizio di stagione. Episodi sfavorevoli c’erano già stati contro Palermo, Bologna, Roma e Trabzonspor.
« Una conseguenza delle polemiche per lo scudetto del 2006? Se fosse così sarebbe diabolico. Non voglio pensarlo. Però che arbitri e designatori stiano con gli occhi ben aperti perché tre indizi fanno una prova. Vogliamo quello che è giusto. Stavolta invece siamo stati tartassati dalle decisioni dell’arbitro. Ha sbagliato tutto».
PRESTAZIONE OK – Secondo Ranieri l’Inter non aveva affatto demeritato. Anzi… « Ho visto una grandissima Inter che è arrivata vicino alla porta avversaria spesso e volentieri. Il Napoli merita tanti complimenti perché ha saputo colpire nel momento giusto e giocare nel modo giusto quando si è trovato in superiorità numerica. Ha meritato la vittoria e si è confermata formazione di vertice, ma sono convinto che saremo lassù alla fine, a lottare per lo scudetto, insieme a loro. Vedrete che risaliremo la china: accettiamo la prova negativa di Rocchi, ma non ci arrendiamo » . Finale con la difesa di Forlan («Non si può discutere e farà una grande stagione») e gli “stimoli” per Alvarez: «Gioca ancora un calcio troppo argentino. Deve puntare gli avversari e non tornare indietro. A Mosca aveva fatto bene. Crescerà perché è intelligente, bravo e farà strada».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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