Juan de la Cruz Ramos, detto Juande, non è proprio l’ultimo arrivato. Ex allenatore di Siviglia (con cui ha vinto la Coppa Uefa nel 2007), Real Madrid e Tottenham esordisce con una minaccia. «Col Dnipro siamo qui perché vogliamo conquistare i sedicesimi di finale di Europa League già questa sera. Il Napoli farà ancora turnover? Non mi importa delle scelte di Mazzarri, io ne farò pochissimo perché poi un’altra trasferta, in Olanda, e non voglio correre rischi». Il tecnico spagnolo, pur guidando i giganti ucraini, non sembra neppure lontanamente Ivan Drago di Rocky IV ma quando parla è duro per davvero: «Io non ho seconde squadre come dice di avere il Napoli, io ne ho una sola e gioco con quelli che stanno meglio. Non voglio mettere in discussione la qualificazione, stasera voglio il punto che serve al Dnipro per far festa aritmeticamente», spiega l’allenatore nato e cresciuto nella Mancia, in Spagna.
È poiché non vuol fare certo la fine dell’eroe simbolo della sua terra, Don Chisciotte, e lottare coi mulini a vento, avverte: «Cavani è fortissimo ed è uno dei pericoli principali del Napoli ma un giocatore non decide le partite da solo, per questo io guardo al collettivo della squadra azzurra che gioca molto bene. Ma io voglio vincere stasera, senza poi perdere altro tempo nelle ultime due giornate di Europa League».
Dall’alto della sua esperienza, sa benissimo che al San Paolo sarà ben altra cosa rispetto alla gara di 15 giorni fa. «Il Napoli avrà un atteggiamento più offensivo rispetto alla gara di andata, ma noi non cambieremo il nostro modo di giocare, andremo all’attacco perché non sappiamo giocare facendo grande tatticismo. Abbiamo la possibilità di qualificarci e dobbiamo coglierla anche se so bene che non sarà una passeggiata: il Napoli – continua – è una squadra magnifica, che può contare su ottime individualità inserite alla perfezione in un contesto tattico ben orchestrato. Il mio timore è proprio rappresentato dalla grande coesione tra i reparti».
Ramos ha anche allenato il Real Madrid, dopo aver preso il posto di Bernd Schuster. La prima cosa che chiese al suo presidente Calderon fu di ingaggiare per la stagione successiva il giardiniere dell’Arsenal, l’addetto alla cura del prato dell’Emirates Stadium. «Le esclusioni decise? Una scelta tecnica. Chi è in forma gioca, questo anche per mantenere alto il livello di competitività tra i giocatori. Il Napoli ha delle ottime individualità, sono tutti calciatori bravi».
Tra i big resta a casa solo Kalinic. Poi spazio a tutti gli altri da Giuliano a Konoplyanka da Zozulya a Matheus. Al suo fianco il portiere ceco Jan Lastuvka: «La gara non sarà facile. Ci impegneremo al massimo e cercheremo di passare il turno il più velocemente possibile perché se il Napoli vince rimette tutto in discussione».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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