È intervenuto ai microfoni di Si gonfia la rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, Mino Raiola. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it:
“Come faccio ad aver la procura dei calciatori che costano di più al mondo? Sono loro che scelgono me, non io. Ogni calciatore ha la possibilità di scegliere il suo entourage che lo rappresenta, nessuno costringe nessuno. La prima cosa da fare è costruire un rapporto umano che è alla base di tutto, dopodiché uno realizza un progetto sul ragazzo. Oggi far arrivare calciatore in Italia è sempre più difficile, questo paese deve rendersi conto che il suo ruolo nel mercato internazionale è cambiato, bisogna totalmente cambiare mentalità, dagli allenatori, ai dirigenti fino ai tifosi. Per risanarci l’unica soluzione è portare un diamante grezzo, un ragazzo di 18-19-20 anni, farlo crescere, divertirci e poi rivenderlo all’estero, l’Olanda da questo punto di vista insegna e si può anche vincere in questo modo. La riforma di Tavecchio? Già una persona che continua a supportare Blatter per me è ridicola. Per ciò che riguarda la riforma è sbagliato mettere degli obblighi, così facendo non si sceglierà più sulla base del merito ma sulla regola e quindi certi calciatori avranno una sopravvalutazione. Il modello da seguire è quello tedesco dove hanno fatto riforme dal basso, dagli amatori. In Italia ci sono trattative ridicole, non si acquistano più calciatori per merito ma perché c’è questa regola nuova. Su Pogba? Ha firmato con la Juventus e sta molto bene in questo club però se c’è qualcuno in Europa che ha bisogno di Pogba e che riesce a mettersi d’accordo sia con noi che con il club noi valuteremo la proposta a meno che lui non faccia come Hamsik che ha fatto una scelta di vita e di cuore. Le richieste per Paul comunque ci sono, a me però piace parlare delle situazioni quando queste sono in dirittura d’arrivo. Su Hamsik? Lo paragonerei ad una statua, è una grandissima persona, un bravo ragazzo, ha personalità e mi piace tantissimo come calciatore, era quello che più si avvicinava a Nedved ma ha sbagliato a non andare via da Napoli, questa cosa l’ho detta a lui ed al presidente De Laurentiis. Se dovesse andar via da Napoli e si mettesse di nuovo in discussione ritornerebbe ad essere il giocatore di qualche stagione fa, all’altezza dei principali club al mondo. Quando non hai più paura che tua moglie ti lasci smetti di prenderti cura di lei, e tra Hamsik ed il Napoli è la stessa cosa. Non è un problema tattico, i grandi giocatori giocano in qualsiasi modulo ed in ogni ruolo. Proprio oggi è il momento di puntare su Hamsik, un quadro devi acquistarlo quando l’artista è vivo e non morto, De Laurentiis comunque so che non è intenzionato a venderlo. Marek oggi resta un buon giocatore ma ha i mezzi per essere uno dei 4 calciatori più forti al mondo. Su Hector Moreno? Con il Napoli ho rapporti cordiali ma non faccio parte del loro ambiente e non credo ci entrerò mai, con Bigon ho solo rapporti d’amicizia ma non professionali. Su Benitez? E’ un grande professionista, c’era stata la possibilità di avere una collaborazione ma poi non se ne è fatto più nulla. Se il prossimo anno resterà a Napoli? Gli allenatori sono come i calciatori, prima o poi devono andar via, il club deve conservare la sua identità, la sua cultura, il suo gioco e l’allenatore dovrebbe al massimo incidere con le sue scelte. L’unico club che ragiona in questo modo in Italia è la Juventus e forse l’Udinese, Sabatini prova a fare un progetto con la Roma ma il suo allenatore lo blocca preferendo giocatori affermati piuttosto che giovani di prospettiva. La FIGC funziona in maniera ridicola, come la politica, si pensa solo a distruggere piuttosto che a costruire un progetto serio, in Italia si è sempre cercato di trovare accordi per mandare avanti alcuni poteri forti, non si è mai fatta una rivoluzione, i proprietari della FIGC sono i tifosi, sono loro che dovrebbero fare una rivoluzione per cambiare questo calcio. Io amo l’Italia e amo soprattutto Napoli e vorrei vederla diversa, per questo la critico. La SSC Napoli deve essere un esempio per il comune e per la città. A Napoli dovrebbe scoppiare il Vesuvio quando non ci sono i napoletani per poter ricostruire la città con infrastrutture giuste per poter fare una città all’altezza.”
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