Vittorio Raio, collega della Redazione Sportiva di Radio Marte, fa il punto della situazione della Banda-Mazzarri dopo la brutta sconfitta casalinga col Bologna. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it in seguito al suo intervento a Marte Sport Live:
“Personalmente non mi sono mai depresso per una sconfitta ne tanto meno esaltato per una vittoria: lo stop di ieri mi ha lasciato esterrefatto e amareggiato per un semplice motivo, la sconfitta ci può anche stare, ma la cosa che mi ha lasciato preoccupato ed amareggiato è la mancanza di amor proprio di questa squadra. Dalla partita di ieri mi aspettavo qualcosa di più: si giocava con una squadra che ci ha beffeggiati, al Dall’Ara perdemmo la Champions League. Non dico che si doveva vincere per forza, ma avrei voluto vedere più fame, più rabbia, più voglia di rivalsa. Invece l’unico calciatore ad interpretare la partita in questo modo è stato Behrami, che l’anno scorso non c’era. Nel Bologna, invece, ho visto lo stesso ardore che contraddistinse la gara dei felsinei lo scorso anno: complimenti a loro. La partita la si può anche perdere, ma i nostri avversari, una volta qui, devono patire il fattore San Paolo, devono avere di fronte undici calciatori affamati, arrabbiati. Dopo due sconfitte come PSV ed Inter ci voleva una voglia di ribalta maggiore, una voglia di vincere che pochi avevano. Insigne? Chi l’ha valutato con un’ insufficienza ha visto un’altra partita rispetto a quella che ho visto io: il ragazzo è stato ancora il migliore degli azzurri, è stato un pò impreciso nelle conclusioni a rete, ma in entrambi i gol azzurri c’è il suo zampino e non è un caso. Le palle alte? Non penso sia una questione di altezza, ma di movimenti e di sistemazione della squadra in area, oltre al fatto che gli esterni avversari di turno, siano i vari Guarente o Garics o altri, hanno troppa libertà di crossare. Pioli? E’ la bestia nera di Mazzarri, riesce sistematicamente a vincere la sfida tattica delle panchine quando l’affronta. Gli errori sotto porta? A volte capita anche ai grandi campioni di sbagliare gol facili, ma per le occasioni create si dovrebbe concretizzare un pò di più. Secondo me, nonostante il mio amore immenso per la maglia azzurra, il Napoli, come organico, non è per nulla l’anti-Juve, anzi, a livello di organico ci sono almeno 3-4 rose superiori alla nostra qualitativamente parlando. Tenendo conto, poi, dei molti giocatori fuori forma, credo che gli azzurri stiano facendo già molto. De Sanctis, Campagnaro, Zuniga e Pandev sono a mezzo servizio. La Gazzetta dello Sport da per certa la squalifica di sei mesi a Cannavaro e Grava e i due punti di penalizzazione? Dovesse essere vero, prevedo una rivoluzione in difesa: oltre ai due calciatori, c’è un Campagnaro che potrebbe giocare col freno a mano tirato fino all’addio di Giugno ed un Aronica in partenza che, a questo punto, credo non partirà più. Lucio ha rescisso con la Juve? Ok, ma non è l’uomo giusto per la nostra difesa, d’altronde l’hanno scaricato Inter e Juve, non vedo perché dovremmo accollarcelo noi.”
La Redazione
M.P.
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