Vittorio Raio, decano dei giornalisti campani della redazione sportiva di RadioMarte, dice la sua a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Pietro Mennea? Un numero uno che se ne va, come specificato anche dal Napoli sul suo sito web. Napoli? Io vedo fatti ed opinioni: direi che generalmente il fine giustifica i mezzi, come diceva Machiavelli. Se però i mezzi ti fanno del male, allora è lecito chiedere la verità. Ad Udine il Napoli è stato danneggiato dalla direzione arbitrale di Damato e, in tv, sulle reti Mediaset, non si fa altro che parlare dell’addio di Cavani e del fatto che sia stato il Napoli a mettere in circolo le voci sui suoi rapporti con una napoletana: oltre al prestigio, una qualificazione in Champions ti regala tanti bei soldini e di qui, la tattica mi sembra chiara, si vuole favorire l’accesso diretto del Milan. Il Napoli, purtroppo, non ha potere politico, sociale, strategico ed economico, né ha chissà quale influenza sui media: il tutto è concentrato sull’asse Torino-Milano. Basti pensare che, in finale di Coppa Italia Primavera, i cori beceri e razzisti contro il popolo napoletano, sono stati puniti con la cifra irrisoria di 1000 euro di multa, quando si sarebbe dovuto agire con un metro molto più rigido! La curva del Bologna ha pagato 5000 euro i suoi cori all’indirizzo di Agnelli, mentre su quelli dei tifosi juventini rivolti a De Laurentiis non sono stati sentiti, guarda caso. Anche Balotelli è spesso vittima di questi incresciosi fatti, ma quando si tratta di punire la Juve in pochi sentono dai piani alti. Obiettivo secondo posto? Mi auguro che in queste nove giornate finale non ci siano i Damato che possono influire sui risultati, anche perché, non dimentichiamoci, c’è di mezzo anche un Milan-Napoli che può essere fondamentale. Tra Udinese- Napoli e Genoa- Milan i rossoneri sono stati favoriti in almeno quattro occasioni pacchiane. Non mi spiego come sia possibile.”
La Redazione
M.P.
