Vi proponiamo l’editoriale di Vittorio Raio, responsabile di Marte Sport Live:
Da oltre un anno Radio Marte sostiene che il giudice sportivo Tosel non sia all’altezza del ruolo affidatogli. Tante, troppe volte le sue decisioni, i suoi verdetti hanno destato se non altro perplessità. Spesso, due pesi e due misure. L’ultimo verdetto, quello sulle tre giornate a Lavezzi, ha addirittura dell’incredibile. Tosel ha addirittura creato l’indizio tv. Non si vede lo sputo di Lavezzi a Rosi attraverso le immagini di Sky eppure il giudice ha emesso una sentenza di condanna.
Su quali basi? Sul gesto? E se Lavezzi ha solo mimato il gesto? E se Lavezzi con quella mossa del capo verso Rosi gli ha solo fatto “buu”?
Con tale verdetto Tosel ha deciso che d’ora in poi (guarda un po’, è sempre il Napoli a.. inaugurare le cose peggiori!) con tale disarmante principio chiunque potrà essere squalificato, fermato attraverso un semplice indizio televisivo. Assurdo.
Noi di Radio Marte non ci stancheremo di ribadire che Tosel non è adeguato al delicato compito affidatogli. La smetteremo solo quando qualcuno ci libererà di lui e delle sue scelleratezze come le ha definite argutamente Stefano Agresti sul “Corriere dello Sport”. Peccato che l’immenso Eduardo non sia più vivo. Pensiamo che come fece nel film “L’oro di Napoli” con lo spocchioso duca Alfonso Maria di Sant’Agata dei Fornari così farebbe con il giudice Tosel. Gli dedicherebbe lo stesso pernacchio.
La Redazione
C.T.
Fonte: Vittorio Raio per Radio Marte
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