Dodici allagamenti in venticinque mesi. Gli ultimi il 17 ottobre e poi ieri. Se non è un record ci siamo vicini. Storie di un braccio di ferro che dura da anni tra alcuni studenti del sesto Itis “Enzo Striano” di via San Domenico e la scuola. Ogni due mesi il canovaccio è lo stesso: qualcuno apre i bocchettoni collegati con le pompe idrauliche del sistema antincendio e allaga sia il piano delle aule che l’area sottostante. Una sfida alle istituzioni. Come dire: veniteci a prendere. A farne le spese, oltre all’istituto, la palestra dei campioni ubicata al piano terra, il Club Scherma Napoli del maestro Alberto Coltorti dove si allenano Gigi Tarantino, Gioia Marzocca, Luca Curatoli, Massimiliano Murolo, Diego Occhiuzzi. Il gotha della sciabola napoletana, fucina di campioni e di medaglie.
L’ultimo allagamento è stato scoperto ieri alle 8.30 da Occhiuzzi e dal suo maestro Leonardo Caserta. Una delle prime sedute post olimpiche. Invece di accendere le luci e indossare la maschera, i due hanno preso secchi e ramazze per pulire l’impianto. Storie già viste che lasciano spazio solo allo sconforto. «Denunce alla Polizia? Già fatto. Ai Carabinieri? Anche. Alla Provincia? Non hanno soldi. Alla presidenza della scuola? La cosa sembra non interessi». Alberto Coltorti quando parla della vicenda fornisce domande e risposte. Anzi, la risposta, l’ultima, è quella che non si vorrebbe mai sentire: «Devo andarmene da questa città, a questo punto non c’è altra soluzione». Poi il racconto: «La sfida dei ragazzi non è a noi come palestra, ma noi ne siamo le vittime. Lo scorso anno in occasione di una occupazione scolastica ci furono quattrocentomila euro di danni e tre settimane di chiusura. I responsabili furono individuati e riaffidati ai genitori. I professori? Il preside? Nessuno fa nulla. Alcuni sanno anche in anticipo quando scatterà l’allagamento. Eppure basterebbe un impianto di allarme, un vigilanza». Intanto la palestra ci rimette. «Esatto. La nostra sala è dedicata a Maria Rosaria Fiengo, la preside precedente grazie alla quale abbiamo stipulato questo accordo. È deceduta tre giorni prima dell’inaugurazione. Un dirigente scolastico illuminato. Ora invece… Alla Provincia sa cosa mi hanno risposto? Non abbiamo soldi per mandare qualcuno a pulire il piano delle aule, lo faccia da solo se può».
Avvilimento, sconcerto. Tanti gli attestati di vicinanza ma anche la voglia di continuare a lottare. «La soluzione a questa vicenda – sostiene Gaspare Lo Schiavo, avvocato penalista napoletano, arbitro internazionale, unico italiano designato per le Olimpiadi di Londra 2012 – può essere trovata solo attraverso una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli perché indaghi per i reati di danneggiamento aggravato su edifici pubblici ovvero attrezzature sportive. Inoltre, ove mai il regolare svolgimento delle lezioni scolastiche fosse impedito, per interruzione di un pubblico servizio prevista dall’articolo 340 codice penale, che nella forma aggravata, nei confronti dei capi, prevede una pena da uno a cinque anni di reclusione».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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