Enrico Varriale, collega Rai, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “I problemi maggiori il Napoli deve risolverli fuori dal campo. Con la Lazio si è vista una squadra che ha tenuto il pallino del gioco, fa fatica a concretizzare, e poi subisce gol per errori individuali abbastanza gravi. Oltre che lavorare sul campo e fuori per porre rimedio sul mercato alle lacune della rosa, bisogna ricomporre la frattura tra De Laurentiis e Sarri. Questo condiziona negativamente il clima attorno alla squadra ma anche dentro la squadra. Questi due protagonisti non hanno la stessa unità di intenti dello scorso anno. Gabbiadini ha avuto fiducia e opportunità, sta a lui rispondere. Quando è iniziato il campionato, è partito titolare, vedi la prima partita con il Pescara. L’episodio di Crotone ha poi condizionato le partite seguenti alla sua squalifica. È un capitale della società che va valorizzato. Sarri ha ragione quando dice che l’attaccante bergamasco deve adattarsi alla squadra. De Laurentiis deve dirle in privato al suo allenatore certe cose, ci deve essere un momento di chiarezza di comunicazione tra i due. Bisogna dichiarare in maniera più obiettiva gli obiettivi stagionali. Io ero soddisfatto del mercato del Napoli, ha una rosa più ampia ma negli undici titolari non è più forte. Basterebbe dire questo ai tifosi, bisogna interrogarsi anche sulla poca presenza sugli spalti al San Paolo. La stagione può prendere una brutta piega, anche se ha le potenzialità per far bene e per ricentrare la zona Champions. Sul caos Inter? È la conferma del fatto che le squadre le fanno sì i giocatori in campo che sono decisivi, ma le squadri forti nascono da società forti. L’Inter non è una società, ma ha tre società. Ci sono i cinesi, l’anima italiana rappresentata da Ausilio, Zanetti e Moratti dietro le quinte e poi c’è la parte legata a Thohir. Quando c’è confusione i risultati poi si vedono anche sul campo.
Pioli è una scelta saggia, non è nome esaltante ma può far tornare l’Inter ad essere una squadra disposta tatticamente più saggia. Non sarà l’allenatore del futuro dell’Inter, sarà un traghettatore e alla luce di ciò ancora fatico a capire la scelta di De Boer. Sulla Roma? È una squadra credibile, è riuscita a superare crisi e polemiche interne legate all’eliminazione dal preliminare di Champions.
L’uomo decisivo, più che Dzeko che la mette dentro ad ogni partita, è Salah, che a gennaio partirà per la Coppa d’Africa. Lì bisogna poi vedere se la Roma riuscirà a resistere ad una Juve che pur senza dare spettacolo è sempre la più solida, concreta e che ha la maggior voglia di vincere dettando legge in Italia.”
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