Progetti e non sogni. L’Ischia si gode il primato nel girone H della serie D (in coppia con il Martina Franca, con 38 punti) ma il suo sponsor Carpisa Yamamay lavora su un’idea bella e possibile: crescere negli anni e diventare la seconda squadra di calcio della provincia di Napoli. Raffaele Carlino, patron di Carpisa e presidente onorario dell’Ischia Calcio, ci lavora da tempo e giovedì a Nola ha organizzato il primo incontro per costruire le basi solide al progetto.
«Puntiamo in alto e siamo ambiziosi – spiega Carlino – coltiviamo questa idea e vogliamo che diventi realtà: trasformare l’Ischia nel nuovo Chievo, un club del Sud Italia capace di diventare una realtà di livello nazionale e anche di più. Faccio l’esempio del Chievo perchè è una società cristallina e sana proprio come vogliamo essere noi: adesso e sempre».
Un’idea possibile, ma naturalmente solo con l’aiuto degli imprenditori ischitani che amano il calcio. Il progetto è semplice ma ambizioso e giovedì potrebbe nascere il primo gruppo di imprenditori al fianco di Carlino, pronti a entrare nel club isolano; poi, tre anni di programmazione per puntare alla serie B. Condizione sine qua non: l’ingresso in Seconda divisione a fine stagione, un’occasione da sfruttare per puntare poi a salire nella serie C unificata del 2013-2014 e provare l’ultimo salto tra i cadetti.
«La partecipazione delle forze buone dell’isola è fondamentale in questo nostro progetto. Io ho creduto e credo moltissimo nel calcio; a Ischia ho trovato un ambiente ideale per crescere e i risultati stanno arrivando già nella prima stagione. Tra l’altro, abbiamo creato anche una fattiva collaborazione con il sindaco isolano, Giosi Ferrandino. Giovedì capiremo davvero chi crede in questo nostro progetto».
Intanto a Nola, nella sede di Carpisa all’Interporto, hanno già annunciato la propria presenza noti imprenditori napoletani, da Cimmino, socio storico di Carlino, a Maione, a Dinacci.
Lello Carlino è uno degli imprenditori napoletani più attivi sul territorio. Nelle scorse settimane ha rilanciato anche il progetto Collana, chiedendo a Comune di Napoli e Regione Campania la gestione dell’impianto vomerese per ristrutturarlo e trasformarlo in un centro sportivo polifunzionale nel cuore del Vomero. È possibile che i due progetti, Collana e Ischia Calcio, si incrocino, magari trasferendo la squadra gialloblù a Napoli? «No, l’Ischia resterà agli isolani. Per assomigliare al Chievo e diventare la seconda squadra della provincia di Napoli non c’è bisogno di programmare trasferimenti. Anzi, potrebbe nascere l’idea di trasferire a Ischia il Napoli di calcio femminile che è vicino alla promozione in A1 e che troverebbe un ambiente perfetto per crescere ancora. Vedremo. Adesso è importante che i due club conquistino le rispettive promozioni: l’Ischia deve giocare 15 finali, le ragazze devono continuare a gestire bene il primo posto».
E il progetto Collana? Carlino ha lanciato un’idea concreta per ristrutturare e gestire l’impianto collinare ma aspetta ancora risposte dalle istituzioni contattate. «Non si è mosso ancora nulla, io però non mollo. In settimana incontro la Lega Calcio e faccio il punto sul progetto. L’ho detto e lo ripeto: vogliamo restituire allo sport e alla nostra città il Collana: siamo imprenditori napoletani, possiamo e vogliamo farlo. Il business viene dopo. Per il momento aspettiamo ancora fiduciosi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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