In mattinata la notizia dell’arresto della «primula rossa» dei Casalesi, Michele Zagaria; in serata il passaggio del Napoli agli ottavi di Champions League.
Guerra alla camorra, battaglia per un posto al sole nel calcio internazionale: due eventi così lontani tra loro, ma che finiscono inevitabilmente per essere accomunati nella gioia provata da Raffaele Cantone, per otto anni pm di punta della Dda di Napoli e autore di inchieste importanti proprio sull’impero dei Casalesi. Un magistrato di trincea, ma da sempre anche un tifoso sfegatato del Napoli; tanto che non sono mancate alcune «visite» al ritiro di Castel Volturno e dove non certo a caso Cavani gli ha regalato una preziosissimi maglia azzurra doc.
«Ho visto in televisione la partita e alla fine ho naturalmente gioito, diciamo allo… stesso modo, se mi è consentito, di quando ho appreso dell’arresto del boss Zagaria»
ha detto ieri sera il magistrato intervenendo al telefono alla trasmissione di Enrico Mentana «Bersaglio Mobile» in onda su «La 7» e dedicata proprio alla clamorosa cattura di Michele Zagaria.
Un vero e proprio urlo liberatorio al momento delle reti prima di Inler e poi di Hamsik per una qualificazione a lungo sognata.
Il gol di Inler come l’arresto di Zagaria? Gli ha infatti chiesto in trasmissione il conduttore Mentana.
«Io stamattina – è stata la risposta del magistrato adesso in organico in Cassazione – per la verità non ho potuto tanto urlare (alla notizia dell’arresto del boss dei Casalesi ndr) perchè ero impegnato in un incontro al ministero degli Esteri che riguardava la corruzione. E così, quando è arrivata la telefonata che mi faceva partecvipe del blitz della polizia, non ho potuto urlare. E così in serata ho urlato anche per quello che non ho potuto fare nelle ore precedenti».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
