SWANSEA – Non bastava un portiere, ne sono serviti due per fermare gli indemoniati cigni del Galles. Un tempo per uno, due per tutti. Il Napoli stavolta deve ringraziare Rafael e Reina, che respingendo ogni assalto dello Swansea tengono la qualificazione agli ottavi di Europa League a una vittoria di distanza. Si sono alternati, a causa dell’infortunio al ginocchio di Rafael ( «Mi si è girato, ho molto dolore» ha scritto poi su Twitter) che tiene in ansia i medici. Ma per la difesa di Benitez non è cambiato niente, la porta è rimasta immacolata. Ed è la terza volta nelle ultime quattro partite. Bene così ma al ritorno ci vorranno un atteggiamento e un’incisività diversa per passare il turno.
CARICA – Ci vorranno soprattutto i gol, quelli che Marek Hamsik sta aspettando da tre mesi e mezzo. Al Liberty Stadium l’occasione c’è stata dopo pochi minuti ma il portiere olandese Vorm – a proposito di protagonisti – si è allungato e ha disinnescato il pericolo. Hamsik osserva: «Il risultato di 0-0 non è brutto, visto che giocavamo in trasferta su un campo molto complicato. Però bisogna fare di più nella partita di ritorno. Di solito noi in casa giochiamo meglio, perciò dovremo essere abili a sbloccare la situazione e a girare la qualificazione a nostro vantaggio». Confessa di aver sofferto, contro il palleggio dello Swansea che andava a mille all’ora: «Mi è toccato correre di più rispetto alle mie abitudini… Per questo forse siamo tutti stati poco lucidi nelle ripartenze. Specialmente nel primo tempo non riuscivamo a recuperare palla. Nella ripresa le cose sono un po’ migliorate. Ora guardiamo avanti».
EFFETTO SAN PAOLO – Reina, protagonista della serata assieme a Rafael, ha già la testa al ritorno: «Questa serata non è andata molto bene, ma al ritorno con l’aiuto del San Paolo penso che potremo passare il turno. Non abbiamo sottovalutato l’avversario, nel calcio capitano partite in cui non riesci a esprimerti al meglio».
INFERIORITA’ – Un dato statistico, pubblicato dopo la partita da Opta, certifica le difficoltà del Napoli: il possesso palla è stato del 30,8% contro il 69,2% dello Swansea. Mai in questa stagione la squadra aveva concesso così tanto il pallino del gioco all’avversario. E’ la testimonianza di quanto Benitez aveva notato: a pallone, ieri, hanno giocato quasi solo i gallesi.
IL TERREMOTO – Del resto la giornata non preannunciava niente di buono. Non tanto per l’alternanza tra sole e grandine, che si davano il cambio da un minuto all’altro come nei film romantici, quanto per il terremoto che ha colpito il sud-ovest della Gran Bretagna, con l’epicentro nel canale di Bristol. Niente di grave, per fortuna, e quasi nessun danno (magnitudo 4,3), ma la scossa dell’ora di pranzo si è sentita bene anche a Swansea, a circa 150 chilometri di distanza.
DELUSIONE – Nello spogliatoio dello Swansea intanto si mangiano le mani. «Siamo un po’ delusi – spiega il tecnico Garry Monk – perché abbiamo fatto una grande partita e non siamo riusciti a segnare. Avremmo sicuramente potuto ottenere un risultato migliore. Ma sono orgoglioso dei miei ragazzi e del nostro pubblico, che è stato ancora una volta fantastico. Abbiamo messo in difficoltà una delle migliori squadre d’Europa. Se continueremo su questa strada possiamo raggiungere obiettivi importanti. Al ritorno non abbiamo niente da perdere. Sarà il Napoli a venire avanti per vincere».
Fonte: Corriere dello Sport
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