Oh, Santos. Con il brivido e un pizzico di thrilling, ma anche con fiducia: perché Rafael Cabral Barbosa, un portiere di 23 anni che il mondo del calcio conosce come Rafael e come l’erede del mito Julio Cesar, ha già scelto l’azzurro per recitare da vice-De Sanctis, ma nel frattempo il suo club, il Santos per l’appunto, tira un po’ qua e un po’ là seminando incertezza. La storia: ieri il Napoli ha spedito i contratti in Brasile e attende tutte le firme del caso, ma ha anche chiesto di modificare le modalità di pagamento. O meglio, la tempistica: dal 2015 piuttosto che dal 2014. Un particolare che ha rallentato la stesura di un finale già scritto, è vero, ma che non ha scoraggiato il d.s. Bigon. Cose tipiche di ogni trattativa: c’è fiducia, da queste parti. E in Brasile, ancor di più: «Firmerà a breve» , ha precisato orgoglioso il manager del portiere. E se lo dice lui, perché non credergli?
I DETTAGLI – E allora, evviva l’ottimismo. Un tratto tipico della filosofia brasileira che il Napoli sta provando ad assorbire in toto nei giorni di una trattativa che, dopo un weekend di assoluta serenità, ieri è stata pepata dal pizzico di suspance che la dirigenza paulista ha seminato nello scambio di e-mail e nel vortice di telefonate tra la sede azzurra e Santos, Stato di San Paolo e quartier generale del club. Club che detiene il settanta percento dei diritti economici – del cartellino – di Rafael: il restante trenta percento, come norma e quasi regola dall’altro lato dell’oceano, è infatti diviso equamente tra il giocatore e la Teisa, acronimo della Tercera Estrela Investimentos, gruppo manageriale vicino alla società.
LA RIUNIONE – Non spaventi né sorprenda il giro a tre, è la normalità dicevamo: piuttosto, a innescare fibrillazione è la nuova riunione in programma oggi tra il Santos e il manager di Rafael, Paulo Afonso. Lui, a dirla tutta,
ha già l’accordo con il Napoli e l’entusiastica adesione del suo pupillo. «La chiacchierata che il ragazzo ha avuto con Benitez è stata fondamentale: ha deciso di accettare e la trattativa sta proseguendo molto bene. Credo che dovrà firmare a breve» . Un quinquennale.
LA DECISIONE – Un auspicio e magari una premonizione. Fermo restando i problemini di cui sopra: la dirigenza del club che fu di Pelé dovrà comunicare l’accettazione o il rifiuto della proposta di pagamento del Napoli che, nel frattempo, deve anche guardarsi dall’estremo tentativo di altri ammiratori – Roma su tutti – nonostante un accordo già raggiunto più o meno sulla base di cinque milioni di euro circa. Il momento, insomma, è delicato: da oggi ogni giorno, anzi ogni ora potrebbe essere quella della conclusione dell’affare e dell’annuncio.
VOLO REAL – Spedita si muove anche la mano che scrive appassionata la storia tra José Maria Callejon e Rafa. E dunque il Napoli: il gradimento del trequartista andaluso è totale, come l’accordo con il suo entourage, mentre da definire è quello con il Real Madrid. Casa reale in ogni senso. Richiesta blanca: dieci milioni di euro; controfferta azzurra: tra i sette e gli otto milioni di euro. Anche in questo caso l’ottimismo è imperante, tant’è che in calendario c’è anche un incontro tra rispettivi dirigenti e manager (in testa Quilon, il medesimo di Benitez). Nell’undici ideale di Rafa, invece, c’è già un posto per Callejon. E la speranza di trasformare l’ideale in concreto è molto fondata.
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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