Primo: non prenderle, ma darle. Perché quelle sono soddisfazioni, rappresentano un modo di essere, di porsi e di presentarsi: un marchio di fabbrica, uno stile graffiante, che lascia il segno. Il primo anno non si scorda mai, non si può, né si deve: e nel codice-Benitez la tendenza è storicamente accertata, nasce in gioventù, è la dimostrazione d’una precocità o d’un desiderio di andare subito al dunque, di non negarsi nulla, perché va bene sin prisa ma è sempre preferibile sin pausa. Primo: ma già all’Extremadura, la tappa formativa, la gavetta, la presa di coscienza di sé stesso, quasi un’introspezione psicologica su chi essere e come esserlo, per lasciare un’impronta. E’ Segunda ed è promozione in Liga, è nel suo piccolo un miracolo alla spagnola.
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