Nel corso del suo editoradio a “Un calcio alla radio”, in onda su Radio Crc, il giornalista Umberto Chiariello ha analizzato il pareggio di ieri contro il Chievo che è stato deludente, sì, ma la corsa Scudetto non è ancora finita: “Questa volta mi trovo d’accordo con il Corriere dello Sport. ‘Non è ancora finita’ titola il quotidiano ed è così: non è ancora finita! Tuttavia mi sento di affermare che un rigore ti cambia la vita. Non capisco il perché del mancato funzionamento del VAR ieri per l’episodio da rigore su Callejon. Quel rigore deve essere dato e se l’arbitro non lo da il VAR deve intervenire per certificare che ha sbagliato o quantomeno vieni a controllare, perché potresti aver sbagliato. E nessuno mi può convincere che questo non è un episodio da VAR, perché vorrebbe dire spegnere la tecnologia che è come se svolgesse il ruolo di corte d’appello per il giudicante, che in questo caso è l’arbitro. Ma se per episodi di questo tipo il VAR non interviene come può esserci giustizia nel calcio? Il Napoli ha giocato male, non possiamo negarlo, ma fatto sta che un rigore ti cambia la stagione perché se a fine campionato mancano proprio i due punti persi ieri con chi ce la prendiamo?! Con Nicchi che continua a smentire che il VAR lo hanno chiuso?! Con l’IFAB?! O con chi si rende conto che potrebbe aver commesso un errore ma non vuole tornare sui suoi passi?! E non sono alibi: il Napoli non ha avuto la testa per giocare la partita come sa e l’ha pagato, complimenti anche a Di Carlo. Ci sono due terzi di campionato ancora da giocare quindi ripeto: non è finita. Battiamo Stella Rossa e Atalanta e ricominciamo a correre perché la Juventus non è ancora campione…”
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